Alla Regione Umbria è stato assegnato dal Ministero dell’Agricoltura un finanziamento aggiuntivo di 2,760 milioni di euro per l’attuazione del Programma nazionale di sostegno dell’Ocm Vino per l’annualità 2022/2023.
Risorse aggiuntive ai 5,4 milioni di euro iniziali
Risorse significative, che si aggiungono alla dotazione iniziale di circa 5,470 milioni di euro, grazie alle quali nel 2023 l’Umbria può irrobustire il settore attraverso le tre misure dell’OCM Vino attivate a livello regionale, che riguardano investimenti, ristrutturazione dei vigneti e promozione sui mercati dei Paesi terzi.
Gestione efficace premiata dalla redistribuzione
A renderlo noto è l’assessore regionale all’Agricoltura Roberto Morroni sottolineando come, anche quest’anno, l’efficace gestione delle misure da parte dell’Umbria ha fatto sì che la Regione possa beneficiare di una nuova assegnazione di risorse nazionali, derivanti dalla redistribuzione da parte del Ministero di risorse non utilizzate da altre Regioni.
Approvata la rimodulazione finanziata
La Giunta regionale ha approvato la rimodulazione finanziaria del plafond. Per la misura di ristrutturazione e riconversione dei vigneti verranno utilizzati 1,230 milioni di euro; entro il 15 ottobre prossimo verranno pagati circa 1,050 milioni di euro per la promozione sui mercati dei Paesi terzi.
La quota maggiore per gli investimenti nelle cantine
L’importo più consistente, circa 5,5 milioni di euro, più del doppio dei circa 2,680 milioni destinati inizialmente, verrà utilizzato per finanziare gli investimenti nelle cantine, realizzati da imprese di trasformazione del settore vitivinicolo singole o associate per l’adeguamento dell’offerta alla domanda di mercato e per l’incremento delle vendite di vino.
Saldo di tutte le annualità pregresse
Avere a disposizione una maggiore dotazione finanziaria, evidenziano dalla Regione Umbria, consentirà di finanziare tutte le domande a saldo per la misura degli investimenti relative ad annualità pregresse, le domande annuali 2022/2023 con pagamento a saldo e riconoscere gli anticipi richiesti, fino alla percentuale massima dell’80% del contributo concesso, per tutte le 27 domande biennali 2022/2023 ammesse in graduatoria.
