Italian Wine Brands, il primo gruppo italiano non cooperativo che produce vini di qualità e li distribusce su scala globale utilizzando tutti i canali di vendita, da quelli tradizionali a quelli più innovativi, on trade, off trade e on line, ha diffuso alcuni dati sulla propria attività.
Primo semestre 2023 con crescita a due cifre
A giugno 2023, la semestrale del gruppo evidenzia ricavi dalle vendite per 196,8 milioni di euro (+11%), con un margine operativo lordo di 17,3 milioni (+21%) e un risultato netto di periodo 4,6 milioni (+17%).
Risultati che si aggiungono a quelli già buoni dell'anno precedente.
Prima società del vino approdata in Borsa
Nel 2022 il fatturato ha superato 430 milioni, di cui l’80% attraverso i mercati internazionali con una capitalizzazione quadruplicata.
Il titolo oggi ha più che triplicato il proprio valore rispetto ai 110 euro al momento della quotazione.
Iwb è approdata a Piazza Affari nel 2015 su Aim (oggi Egm) attraverso il consolidamento di due realtà vinicole già affermate come Giordano Vini e Provinco, diventando così la prima società del mondo del vino ad essere quotata.
50 marchi e 180 milioni di bottiglie prodotte
Il sito web di Iwb segnala 180 milioni di bottiglie prodotte ogni anno che abbracciano oltre 50 marchi di proprietà.
Negli ultimi 4 anni ha acquisito altri marchi quali Svinando, Raphael del Bo, Enoitalia.
Iwb ad oggi si conferma il secondo produttore nazionale di Prosecco, che fa da traino per gli altri vini italiani.
Veneto, Puglia, Piemonte e Toscana innanzitutto
A livello di aree regionali rappresentate il Veneto sta sul gradino più alto del podio con medaglia per vini bianchi e spumanti, seguito dalla Puglia e a qualche lunghezza di distanza Piemonte e Toscana.
Tra i marchi diffusi figurano Grande Alberone, Ronco di Sassi, Giordano, Poggio del Concone, Elettra, Voga Italia, Alberto Nani, Raphael dal Bo, Barbanera, Duca di Saragnano, Le Forconate.
