
Per quanto la tendenza nei nuovi impianti viticoli sia quella di ridurre le densità e aumentare i sesti d’impianto, gran parte dei vigneti del nostro Paese presenta sesti più ridotti e spesso spazi stretti tra le file, che rendono difficoltoso il passaggio con macchine e attrezzature di una certa dimensione, come possono essere le macchine a recupero, la cui utilità per massimizzare l’efficienza dei trattamenti e ridurre le perdite di prodotto fuori bersaglio è stata ormai ampiamente dimostrata.
Le criticità possono essere legate sia al rischio di danneggiare la vegetazione durante il passaggio, fatto sempre negativo in quanto causa di ferite alle piante, sia alle difficoltà di manovra in capezzagna, che incidono negativamente sui tempi di lavoro e incrementano la possibilità di urtare le strutture portanti del vigneti, oltre a mettere a rischio la sicurezza dell’operatore.
Drift Recovery VVEL e VVER per gli interfilari ridotti
Per andare incontro alle esigenze dei viticoltori che hanno necessità di trattare vigneti con queste caratteristiche, Agricolmeccanica Srl propone la nuova generazione di atomizzatori a recupero Drift Recovery VVEL e VVER, macchine in grado di effettuare agevolmente i trattamenti in vigneti con interfilari da 1,80 a 3,00 metri, risolvendo il problema di sterzata in capezzagna, grazie all’innovativo sistema semiportato a snodo.
Il modello VVELX, in particolare, è un atomizzatore bifilare trainato con le seguenti caratteristiche tecniche:
- Versione da 1000 e 1500 litri
- Gruppo turbina semiportato snodato
- Computer MRP2 a 7 programmi
- Agricoltura 4.0 (Optional)
- Sistema linguaggio ISOBUS
- Tandem a 4 ruote regolabili in larghezza
- Impiatno idraulico automatico per sollevamento ruote posteriori ideale per sterzate strette e capezzagne corte.
- Livellamento elettroidraulico per operare in contropendenza
- Omologazione Stradale Mother Regulation
Un occhio attento al rispetto del suolo
I punti di forza degli atomizzatori Drift Recovery VVEL e VVER non si esauriscono qui. Non solo dimensioni contenute, ma anche peso ridotto, con conseguente minor calpestamento del terreno durante i passaggi, fatto particolarmente importante in considerazione della forte destrutturazione di molti suoli vitati.