
Le novità
La cooperazione esprime soddisfazione
“Modifiche significative che accolgono in pieno alcune delle principali richieste avanzate dalla cooperazione. Ringraziamo pertanto il Ministro e tutto il Ministero per aver dato risposte concrete alle esigenze delle aziende”. Così il Presidente del settore vino di Confcooperative Fedagripesca Luca Rigotti commenta la pubblicazione del nuovo avviso relativo alla misura OCM Vino – Promozione sui mercati dei Paesi terzi.
“Particolarmente apprezzabile – aggiunge Rigotti – è il lavoro svolto dal Ministero per ridurre i tempi e per semplificare l’iter di presentazione dell'istruttoria, così come per aver introdotto un sistema informativo sempre aggiornato che consentirà il monitoraggio costante dei progetti. Va nell’ottica di una maggiore semplificazione anche il superamento dell'obbligo di fornire tre preventivi per ciascuna attività di promozione che le aziende intendono realizzare sui principali mercati esteri del vino italiano”.
Anche il presidente di Fedagripesca Confcooperative Raffaele Drei ringrazia il ministro Lollobrigida “per il grande risultato raggiunto oggi con il nuovo bando: il Ministero ha dato prova di aver recepito in pieno le esigenze delle imprese del settore, chiamate a difendere la loro competitività in uno scenario di rapporti internazionali alquanto complicato”.
Coldiretti ringrazia il ministro Lollobrigida
Una novità importante per le imprese - commenta Coldiretti - che cade in un momento delicato per il Vigneto Italia, tra le incognite legate alla guerra dei dazi, l’aumento dei costi di produzione e i tentativi di criminalizzare ingiustamente un alimento che rientra a pieno titolo nella Dieta Mediterranea.
Da qui il ringraziamento al Ministro Lollobrigida e all’intera struttura del Masaf per l’impegno profuso nel mettere tempestivamente a disposizione delle aziende uno strumento importante, andando anche nella direzione di una maggiore semplificazione, come richiesto da Coldiretti. Se i primi segnali dell’export nel 2025 vedono il segno positivo, lo spettro dei dazi di Trump alimenta l’incertezza delle cantine, considerato che proprio quello Usa è il primo mercato di riferimento in valore.
A minacciare i record del vino italiano sono anche le infondate campagne di criminalizzazione. Proprio grazie all’impegno del Governo su iniziativa di Coldiretti e Filiera Italia era stato sventato il rischio che il vino potesse essere penalizzato proprio nei programmi di promozione Ue.