Digitale, efficiente e sostenibile: la cantina del futuro secondo Schneider Electric

La piattaforma EcoStruxure for Food & Beverage aiuta le aziende vitivinicole a perseguire obiettivi di digitalizzazione della gestione dei processi produttivi, con vantaggi sul fronte economico, su quello dell’efficienza e in termini di brand reputability

Il successo di un’azienda è associato sia alla qualità del prodotto che a un rigoroso controllo dei costi e dell’uso delle risorse. Monitorare le utility (acqua, gas ed energia elettrica) e il loro consumo effettivo in ogni fase della produzione vitivinicola, oltre a poter correlare a ciascun lotto di produzione i vettori impiegati, garantisce che il processo produttivo sia efficiente e sostenibile e porta a un risparmio nel tempo, visibile già nel breve periodo. Ma non è solo una questione economica, dal momento che queste azioni aiutano effettivamente ad abbassare l’impatto ambientale della cantina e dei suoi prodotti.

Trasformazione digitale e transizione ambientale

Oggi, dunque, è più che mai fondamentale produrre nel maggior rispetto possibile dell’ambiente e con il minor consumo possibile delle risorse. Ma fare green claim non basta, anzi. Bisogna avere dati reali a sostegno.
Ne abbiamo parlato con Alberto Cremilli (Responsabile settore Food & Beverage) e Davide Brusa (Consulente tecnologico – settore Wine) di Schneider Electric, che hanno raccontato le possibilità e le soluzioni di efficientamento digitale ed energetico proposte dall’azienda all’interno del progetto La Cantina del Futuro, realizzato in collaborazione con l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e altri partner tecnologici.

In che modo coniugate trasformazione digitale e transizione ambientale?

L’approccio di Schneider Electric si basa sulla convinzione che un mondo più elettrico e digitale sia anche più sostenibile, e che le imprese possano trarre benefici significativi da questa transizione, aumentando la loro competitività e limitando contestualmente il proprio impatto ambientale. Con la nostra architettura e piattaforma EcoStruxure, promuoviamo in ambito industriale una visione dell’automazione universale e sempre più incentrata sul software, orientata all’efficienza, alla resilienza e alla sostenibilità, basata su soluzioni digitali, flessibili e adatte alle esigenze di aziende di ogni settore e dimensione operativa. Le nostre tecnologie, che includono soluzioni meccatroniche e robotiche, rispondono a tutte le esigenze di automazione a livello di macchine, processi e infrastrutture.

Attraverso quali strumenti aiutate le imprese ad affrontare la sfida della sostenibilità?

Insieme alle PMI nostre clienti fissiamo gli obiettivi per la riduzione delle emissioni di CO2, identifichiamo e proponiamo tutte le possibili azioni di efficientamento energetico e definiamo le migliori soluzioni tecnologiche attuabili. In particolare, grazie al nostro posizionamento come “trusted advisor”, supportiamo le imprese nello sfruttare la sinergia tra tre elementi chiave – automazione, elettrificazione e digitalizzazione – e rendere sempre più sostenibili le proprie attività.

Tutto in un’unica piattaforma digitale

Da questo punto di vista, com’è il trend nel settore vitivinicolo?

Il 28% delle cantine ha dato il via a progetti di digitalizzazione, soprattutto per quanto riguarda i processi di distribuzione e packaging, la gestione meccanizzata della produzione e il controllo telematico del confezionamento. Nel 2022 il 44% delle cantine italiane ha dichiarato di essere autosufficiente al 100% dal punto di vista energetico o di utilizzare solo energia da fonti rinnovabili. Ma non basta. Le aziende che vogliono giocare strategicamente le loro carte per non farsi trovare impreparate devono considerare i numerosi aspetti che possono avere un impatto sulla loro redditività a breve e medio termine. La trasformazione digitale delle aziende è determinante, dato che consente di gestire i sempre più numerosi dati critici e l’affidabilità di ogni macchina da una singola interfaccia, permettendo inoltre il monitoraggio da remoto, una maggiore sicurezza degli ambienti di lavoro, grazie all’utilizzo di realtà aumentata e “digital twin”, e una riduzione dei costi di manutenzione (che può essere stimata tra il 25 e il 40%).

Foto scattata durante la tappa abruzzese del progetto “La Cantina del Futuro”

Cos’è una cantina 4.0?

È una cantina dove distribuzione elettrica, edificio, processo produttivo e utility sono interconnessi. La soluzione fornita da Schneider Electric per riuscire a coniugare tutti questi aspetti si chiama EcoStruxure for Food and Beverage, ed è composta da una piattaforma software per la gestione della cantina (AVEVA) e da una famiglia di hardware specializzato e perfettamente integrato, che consente l’automazione e il controllo dei processi, l’utilizzo di macchine intelligenti e robot, il ricorso a una piattaforma di IoT (Internet of Things) con l’integrazione dei dati e la gestione delle informazioni industriali e delle attività di produzione. Dalla trasformazione digitale, insomma, passa la strada che consente alle aziende vinicole di mantenere e incrementare la loro competitività sui mercati nazionali e internazionali. Perché solo efficienza e ottimizzazione possono garantire riduzione dei costi, accelerazione dei processi e maggiore redditività, aumentando anche la reputazione aziendale presso i consumatori.

Come funziona nello specifico EcoStruxure for Food & Beverage?

È un concentratore di dati che, ponendosi a ombrello sopra tutti i singoli asset di produzione, raccoglie da essi ogni dato disponibile, lo elabora, lo interpreta, lo interconnette con i dati e le relative informazioni derivanti dagli asset precedenti e successivi nella filiera produttiva. In questo modo la piattaforma EcoStruxure for Food & Beverage permette di passare dal concetto di dati al concetto di informazioni, e dal concetto di singolo asset o singola macchina al concetto di linea. Digitalizzando le diverse operazioni del processo di vinificazione in un’unica piattaforma integrata, EcoStruxure for Food & Beverage fornisce inoltre informazioni utili all’operatore per capire se il processo nel suo complesso stia avvenendo in maniera corretta, ottimizzata o meno. Ne risulta una gestione integrata e connessa della produzione vitivinicola, dal campo alla cantina, in grado di dialogare con sistemi di brand diversi e scalabile, perché permette un’integrazione graduale di diverse funzioni e un eventuale ampliamento delle funzioni integrate.

Che vantaggi ne derivano in termini di gestione del processo produttivo?

Attraverso il monitoraggio e il controllo remoto, supportiamo i responsabili degli impianti nella semplificazione degli interventi di manutenzione periodica e nella gestione di tempi, sistemi e spazi. Tutto questo è fondamentale perché supervisionare e controllare, anche da remoto, i macchinari e il processo di vinificazione serve a mantenere un alto standard qualitativo del vino. Interveniamo poi sull’efficientamento produttivo e la tracciabilità. In pratica, teniamo sotto controllo i parametri più critici dei processi di produzione, passando da un sistema manuale – foriero di errori – alla registrazione digitale di tutti i dati. Allo stesso modo, assicuriamo i consumatori e i produttori sulla qualità e la trasparenza di tutta la filiera applicando soluzioni innovative di tracciatura. Ad esempio, è ora possibile tracciare l’intero processo produttivo partendo dalla vigna; per ogni singolo lotto si è infatti in grado di risalire alla provenienza dell’uva e alla lavorazione che essa ha subito in cantina. Fondamentale poi il collegamento fra efficientamento energetico e sostenibilità. Ottimizzare l’uso delle risorse serve a valorizzare la materia prima. Il sistema di monitoraggio efficiente consente di intervenire in tempi rapidissimi in caso di anomalie e porta a un risparmio, anche economico, visibile già nel breve periodo.

Efficienza e ottimizzazione per la competitività

In che modo le soluzioni che proponete diventano fattori competitivi per le aziende vinicole?

Andiamo per parole chiave. Se prendiamo la produzione, avremo maggiore efficienza e qualità, performance più alte e minimizzazione degli scarti. Se guardiamo al business, possiamo trasformare i dati in informazioni utili, condividerli in maniera facile e utilizzarli per ridurre i costi, aumentare la competitività e la visibilità dell’azienda. Inoltre, assicuriamo la completa tracciabilità a disposizione del cliente in modo semplice e immediato, supportando l’azienda nel posizionarsi sul mercato e nel comunicare i propri valori di sostenibilità. E, a proposito di sostenibilità, le soluzioni da noi proposte eliminano la carta, portano all’utilizzo crescente di energia pulita, consentono un notevole risparmio energetico, riducono i consumi di acqua ed energia e contribuiscono concretamente al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità della cantina.

Per ulteriori approfondimenti sulla soluzione Schneider Electric,
scrivi al responsabile di settore Alberto Cremilli

Digitale, efficiente e sostenibile: la cantina del futuro secondo Schneider Electric - Ultima modifica: 2024-05-20T17:12:12+02:00 da Redazione

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento
Per favore inserisci il tuo nome