La crisi dei consumi preoccupa il comparto vitivinicolo siciliano. Così come in buona parte d’Italia, in cantina ci sono giacenze importanti che rendono difficile la gestione della vendemmia iniziata già da qualche giorno.
Si corre così ai ripari con la distillazione di crisi, il più odioso dei rimedi che si possano scegliere per fronteggiare i surplus produttivi. Ma in assenza di altre soluzioni anche la Sicilia, per la campagna 2022/23, ha dovuto optare per la distillazione di crisi. Verranno trasformati in alcool 175 mila ettolitri. Per l’operazione è prevista una spesa di 12,5 milioni di euro. Dotazione che potrebbe essere rimpinguata non appena sarà chiaro il quadro delle richieste.
Giacenze record
Del resto dagli stessi uffici regionali è trapelato che, date le scorte di vino rosso e/o rosato giacenti in cantina alla data del 31 maggio 2023, la misura potrebbe riguardare circa 200 mila ettolitri. E questo nonostante in qualche zona le rese si prevedono fortemente ridimensionate a causa dei danni provocati dalla peronospora e dell’eccezionale ondata di calore di fine luglio che ha letteralmente bruciato i grappoli rimasti sulle viti.
L’operazione salva-vendemmia riguarda solo i vini rossi e rosati. Tutti, senza alcuna distinzione: quelli a denominazione di origine, quelli a indicazione geografica e quelli comuni. Unico requisito la gradazione alcolica minima che per i vini a denominazione di origine e indicazione geografica deve essere quella prevista dal disciplinare, mentre per i vini generici il grado minimo non deve essere inferiore a 11.
Intervento in “zona Cesarini”
Di sicuro arriva in zona Cesarini, esattamente come il decreto del Masaf che è stato firmato lo scorso 28 luglio. Il tempo di “mettere insieme” le carte e il decreto con relativo bando a firma del dirigente generale Dario Cartabellotta, è stato pubblicato sul sito dell’Assessorato regionale all’Agricoltura lo scorso 3 agosto.
Scadenze ravvicinate
Per la procedura sono stati imposti tempi strettissimi: entro iI 10 agosto devono essere trasmessi all’Agea i contratti di distillazione (non più di due per cantina). Entro il 18 agosto la Regione, dopo la verifica del rispetto dei massimali di spesa, trasmetterà ad Agea l’elenco dei beneficiari e l’eventuale abbattimento, pro-rata. L’approvazione della domanda verrà comunicata entro il 23 agosto tramite pubblicazione sul sito di Agea e sul portale Sian. Entro il 30 settembre, poi, deve avvenire la consegna in distilleria del vino oggetto dei contratti approvati. Tutto l’iter si concluderà il 15 ottobre, termine entro il quale sono previsti i pagamenti.
L’importo dell’aiuto
A quanto ammonta l’aiuto? L’importo è stato stabilito con criteri oggettivi e non discriminatori dopo avere incontrato i rappresentati del comparto ed è stato fissato al 80% del prezzo medio mensile più basso rilevato nella campagna 2022/2023. Pertanto saranno riconosciuti: 0,760 euro per i rossi Doc Sicilia, 0,720 per i rosati Doc Sicilia, 0,688 per i rosati Terre Siciliane, 0,672 per i rossi Terre Siciliane, 0,624 per il rosso generico e infine 0,600 per il vino rosato generico.
Poichè si tratta di un bando è prevista la formazione di una graduatoria dei beneficiari. Graduatoria che verrà stilata sulla base delle seguenti priorità: tre punti alle Cooperative Cantine Sociali, due punti alle società vitivinicole e un punto alle ditte individuali. A parità di punteggio si premia la giovane età del titolare che per le società si considera l’età del responsabile legale.