“L’approvazione del Testo Unico ha gettato le basi per una normativa snella e ha dotato il comparto vitivinicolo italiano di uno strumento indispensabile, garantendo qualità e trasparenza per il consumatore e vantaggio per le imprese italiane. Con l’approvazione dei decreti attuativi, si delinea un modello di certificazione e protezione delle indicazioni geografiche che non ha eguali in Europa e che mira alla semplificazione delle procedure amministrative. Il processo legislativo per rendere il TU pienamente operativo non è ancora concluso e auspichiamo che proceda spedito per dotare il settore di un sistema di norme chiaro e semplice come ulteriore valore aggiunto per un comparto economico già vincente”.
Con queste parole Ernesto Abbona, presidente di Unione Italiana Vini, ha aperto i lavori del convegno dal titolo Le norme vitivinicole alla prova dei fatti: attuazione del Testo Unico del Vino e novità legislative Ue, che si è tenuto il 26 ottobre 2018 nella sede dell’Università degli Studi di Verona, presso il Polo Didattico Zanotto. La giornata è stata moderata dal prof. Tommaso Dalla Massara – presidente del Collegio di Giurisprudenza dell’Università di Verona, dal prof. Stefano Troiano – direttore del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Verona e dal prof. Diego Begalli – docente di marketing vitivinicolo presso l’Università di Verona. Gli incontri hanno visto la partecipazione, fra i numerosi relatori, della dott.ssa Francesca Dentis – sostituto procuratore della Repubblica di Asti, del dott. Oreste Gerini – direttore generale della prevenzione e del contrasto alle frodi agroalimentari dell’ICQRF e dalla dott.ssa Liliana Guzzo – presidente della sezione specializzata in materia di impresa del Tribunale di Venezia.
“La riforma della PAC Post 2020 e la nuova OCM – aggiunge Paolo Castelletti, segretario generale Unione Italiana Vini – costituiscono una grande opportunità per ribadire la specificità del settore sia a livello finanziario che normativo. In particolare, ci preoccupa il tema dell’etichettatura dei prodotti vitivinicoli rispetto alle indicazioni nutrizionali e agli ingredienti. UIV è favorevole a una proposta di autoregolamentazione che offra la possibilità alle aziende di comunicare al consumatore off label corrette informazioni, evitando di stravolgere l’attuale sistema di presentazione ed etichettatura dei vini, già molto articolato ed esaustivo”.
Attraverso questi incontri, Unione Italiana Vini vuole promuovere il dibattito riguardante alcuni fra i temi caldi che interessano il settore vitivinicolo italiano e, in particolare, quelli legati allo stato di attuazione del Testo Unico, alle questioni della protezione dei marchi DO e IG a livello europeo e le nuove disposizioni in materia di etichettatura. Tematiche centrali per il settore, trattate in un convegno di alto livello che coinvolge le massime cariche istituzionali e i principali esperti del settore, con la prestigiosa collaborazione dell’Università degli Studi di Verona.
“Eventi come questo – conclude il presidente Ernesto Abbona – sono di aiuto a rappresentare alle Istituzioni le puntuali necessità normative delle imprese a livello nazionale e comunitario. Vorrei rivolgere un sentito ringraziamento a Corrado Casoli e Roberta Corrà, presidente e direttore generale del nostro associato Gruppo Italiano Vini, e a Paolo Bedoni, presidente di Cattolica Assicurazioni, che con il loro prezioso supporto ci hanno permesso di realizzare questo convegno. Ringrazio infine quanti hanno partecipato alla giornata di oggi, i relatori, l’Università di Verona, l’Ordine degli Avvocati di Verona, l’Ordine dei Consulenti in Proprietà Industriale e le autorità presenti”.
Il convegno di Unione Italiana Vini all’Università degli Studi di Verona
Etichettatura e testo unico, Uiv: serve procedere spediti
Abbona: "Dotare il settore di un sistema di norme chiaro e semplice come ulteriore valore aggiunto per un comparto economico già vincente”