Andrea Faccio “Nessuno ha mai pensato che la telematizzazione dei registri fosse una passeggiata. Questo “periodo di accompagnamento”, che è stato ultimamente definito dall’Ispettorato centrale Repressione frodi fino a fine aprile, servirà ulteriormente a capire quali siano i margini di funzionamento del sistema ed il grado di prontezza degli operatori. Ciò che è nuovo e che, a ragione, spaventa non sono i nuovi adempimenti, ma imparare un linguaggio nuovo e cambiare approccio alla registrazione delle annotazioni nell’ambito di un sistema informatico ed una rigidità dei tempi che non lascia margine di errore. Confagricoltura ha sostenuto il processo di innovazione perché ha volto lo sguardo anche ai vantaggi che nel lungo periodo saranno a disposizione degli operatori del settore vitivinicolo, a partire dall’attivazione online dei documenti di trasporto o dall’eliminazione delle comunicazioni agli Organismi di controllo, delle dichiarazioni di produzione e giacenza che saranno ricavate direttamente dai registri, fino al vantaggio di ridurre i controlli ispettivi in azienda. Arrivare a regime, tuttavia, implica il rispetto dei tempi di ciascuna controparte: non solo l’amministrazione dovrà essere pronta con un sistema totalmente funzionante ed efficiente sia nella modalità web service, sia, soprattutto, in quella online, ma dovranno anche essere considerati i tempi di adattamento dei produttori, in particolare quelli più piccoli. In questo modo e a queste condizioni si potrà partire veramente con un’agricoltura moderna, 2.0, come ha annunciato più volte il ministro Martina”.
Andrea Faccio – Presidente Federazione nazionale vitivinicola di Confagricoltura
Commento a Editoriale VVQ 2, Marzo 2017