“Il gioco di squadra nella lotta alla contraffazione si rivela ancora una volta la strategia vincente per tutelare le eccellenze del nostro patrimonio agroalimentare, di cui il vino è uno dei principali simboli. L’Italia è prima in Europa per i controlli nel settore, solo nel 2013 ne sono stati effettuati quasi 130mila. Dobbiamo continuare a lavorare su questa strada con la massima attenzione per difendere le nostre produzioni da tutti gli illeciti che danneggiano il Made in Italy”. Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, ha commentato i primi risultati dell’operazione dei Carabinieri con il contributo dei Nas e dell’Ispettorato Centrale della tutela della Qualità e Repressione Frodi (ICQRF) che ha condotto le analisi chimiche sul vino e ha partecipato direttamente alle operazioni di sequestro. Le attività, ancora in corso, riguardano in particolare Toscana, Umbria, Liguria e Lazio e hanno portato già al sequestro di oltre 30.000 bottiglie di vino etichettato come Brunello di Montalcino, Chianti e altre Docg, ma falso e di scarsa qualità. Dall’inizio della crisi sono più che raddoppiate le frodi nel settore del vino e degli alcolici, con un incremento record del 102% del valore delle bottiglie sequestrate perché adulterate, contraffate o falsificate. Nel solo 2013 – sottolinea la Coldiretti – sono stati sequestrati dai Nas vini ed alcolici per un valore di 31 milioni con 15 persone arrestate, 51 segnalate all’autorità giudiziaria e 267 all’autorità amministrativa. “Gli ottimi risultati dell’attività delle forze dell’ordine confermano l’efficacia del sistema di controlli in Italia contro un crimine particolarmente odioso perché si fonda sull’inganno”, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare il grave danno che la criminalità provoca all’immagine del prodotto agroalimentare italiano all’estero. Con un aumento record del 7% le esportazioni di vino Made in italy – sottolinea la Coldiretti – hanno raggiunto nel 2013 il massimo storico di 5 miliardi di euro. La produzione di Brunello nel 2013 è stata di 8,1 milioni di bottiglie, per un fatturato di 165 milioni di euro con la quota destinata alle esportazioni che è salita al 67%, oltre 2 bottiglie su 3. Per l’export di Brunello la destinazione più importante – conclude la Coldiretti – è rappresentata dagli Usa (28%), seguiti dai mercati asiatici (15%) e dal centro America (Brasile, Messico, Panama, Venezuela e altri), che rappresenta circa il 10%. In crescita è stato anche il giro d’affari del settore enoturistico a Montalcino (ristoranti, alberghi, enoteche e altro), che registra un aumento del 5% e supera i 30 milioni.
Martina: "Gioco di squadra vincente nella lotta anticontraffazione"
Caso Brunello: i commenti del Mipaaf e di Coldiretti
Moncalvo: "Un crimine particolarmente odioso perché si fonda sull'inganno”