Soprattutto nei vini di fascia medio-alta, il processo di vinificazione può attenuare ma non certo risolvere i problemi derivanti da un’insufficiente qualità della materia prima. Ecco quindi l’importanza di conoscere la composizione delle uve e, in particolare, i parametri sui quali basare il giusto momento di raccolta e di trasformazione: grado zuccherino, acidi organici, potassio, pH, polifenoli, solo per citare i principali.
I biostimolanti vegetali e concimi speciali a base di amminoacidi levogiri prodotti da Ilsa, ottenuti attraverso idrolisi enzimatica, utilizzati con calibrati interventi per via fogliare ed in fertirrigazione hanno portato l’uva destinata alla vinificazione ad arrivare in cantina con un più alto contenuto in zuccheri (che non va ad influire sul valore del pH), con il giusto grado di maturazione (in base al contenuto di acidi organici, in particolare del malico) e con un maggiore contenuto in polifenoli, rispetto alle normali pratiche adottate in molti territori vitivinicoli italiani.
L’impiego di IlsaC-on, biostimolante vegetale a base di idrolizzato enzimatico di Fabaceae (e con un alto contenuto in triacontanolo completamente naturale), prodotto da Ilsa, permette un dimostrato effetto sull’aumento del grado zuccherino, a parità di tutti gli altri trattamenti effettuati al vigneto. L’azione di triacontanolo naturale, amminoacidi levogiri e di altre molecole bioattive, è in grado di influenzare positivamente l’attività fisiologica della vite, e le permette di esprimere al meglio il proprio potenziale genetico, limitando anche quei fattori esterni che possono provocare pericolosi stress.
Solo negli ultimi tre anni, sono stati tanti i test che i tecnici di Ilsa hanno effettuato su svariati vitigni in diverse regioni italiane.
Grafico 1. Aumento del grado zuccherino (°Brix) ottenuto in diversi vitigni, in prove ufficiali svolte dal Servizio Agronomico Ilsa nel triennio 2012-2014. Il maggiore contenuto di zuccheri è costante e, in alcuni casi, l’incremento è notevole.
Utilizzando poi i diversi prodotti speciali di Ilsa, attraverso una strategia integrata, i viticoltori sono riusciti ad ottenere uve con indici ottimali per avere, al termine del processo di vinificazione, vini con il giusto grado di polifenoli e di aromi.
Nella scorsa stagione, su primitivo, diverse prove ufficiali svolte in collaborazione con aziende e cantine, hanno confermato questi ottimi risultati, grazie all’azione di amminoacidi di qualità e di altre molecole bioattive che, oltre ad avere un effetto biostimolante, aumentano l’efficacia di azione dei diversi elementi nutritivi (boro, ferro, calcio, magnesio, potassio), fondamentali per il vigneto.
La collaborazione con Agrogarden, di Agnusdei (Francavilla Fontana, Brindisi) ha permesso di effettuare prove ed analisi approfondite sugli effetti dell’Idrolizzato enzimatico di Fabaceae sulla qualità del mosto. Le applicazioni con IlsaC-on su primitivo, a parità di tutti gli altri trattamenti, hanno favorito non solo l’aumento del grado zuccherino ma anche del contenuto in polifenoli.
Grafico 2. Risultati di una prova svolta nel 2014, su Primitivo a Monteparano (TA), presso l’azienda D’Ayala -Valva. L’impiego dei biostimolanti e concimi fogliari Ilsa ha favorito l’aumento sia del grado zuccherino sia del contenuto in polifenoli totali.
Ottenendo uve di alta qualità, si rende più agevole il lavoro in cantina e si riesce a garantire ogni anno vini che soddisfano le esigenze dei palati più raffinati.