L’approccio Haifa alla concimazione della vite

Biostimolanti e concimi a cessione controllata, dal convegno presso la fiera Rive di Pordenone emerge l’efficienza e la sostenibilità garantita dalle soluzioni messe a punto da Haifa

La nutrizione della vite è nulla senza il controllo. Si tratta infatti della pratica agronomica che può avere l’impatto maggiore non solo sulle rese di uva, ma anche sulla qualità dei vini e sulla sostenibilità della gestione del vigneto. Non può quindi essere lasciata al caso. Haifa fornisce una gamma di soluzioni affidabili per una fertilizzazione di precisione della vite, che fa perno su:

Il convegno organizzato lo scorso 9 novembre 2023 presso la Fiera Rive a Pordenone assieme a Edagricole ha consentito ad Haifa Italia di illustrare il suo approccio olistico alla concimazione della vite attraverso l’impiego sostenibile di queste soluzioni efficienti.

Cessione controllata

«Per evitare inutili sprechi - ha detto Filippo Correddu – Haifa Italia Srl – e dispersioni delle sostanze nutritive, con impatto sulla sostenibilità economica e ambientale della coltivazione della vite, è importante    garantire una biodisponibilità, in particolare dell’azoto, in linea con i ritmi di assorbimento e fabbisogno della vite». Una necessità assicurata dalla cessione controllata garantita dalla Multicote™ Tecnology applicata sui concimi della gamma Multicote™ Agri. Una tecnologia esclusiva di Haifa che consiste in una speciale membrana polimerica semipermeabile biodegradabile che riveste i concimi idrosolubili a pronto effetto, di elevata qualità e solubilità in forma granulare, per migliorarne l’utilizzo.

Il rilascio delle sostanze nutritive da parte della membrana dipende dalla temperatura del terreno. A seguito dell’applicazione dei granuli sul terreno, il vapore acqueo inizia a penetrare attraverso i micropori della membrana innescando una graduale solubilizzazione dei nutrienti all’interno del rivestimento, ma in questa fase non viene evidenziato un rilascio nel terreno. Generalmente questo periodo si protrae per 7-10 giorni dopo l’applicazione in funzione della longevità. In seguito, l’aumento della temperatura e la pressione osmotica determinano la dilatazione dei micropori e lo scambio della soluzione nutritiva.  Il rilascio dei nutrienti attraverso la membrana MCT® è quindi direttamente proporzionale alla temperatura, all’aumentare di essa quindi si ha un maggiore rilascio con una conseguente riduzione della longevità. In questo modo la distribuzione del concime in post-germogliamento determinerà un flusso azotato continuo fino alle fasi di fioritura, allegagione e invaiatura, supportando così la vite nel momento determinante della produzione e in cui vengono sintetizzati i composti aromatici che fanno grandi i vini.

«La vite – ha confermato Marco Lucchetta del CREA Viticoltura ed Enologia Conegliano Veneto - è una coltura che richiede l'applicazione di quantità considerevoli di fertilizzanti, soprattutto nelle zone poco fertili». «Zone queste – ha continuato – in cui è frequente che eventi piovosi riducano l’efficacia dei fertilizzanti convenzionali a “pronto effetto”, riducendo la disponibilità di nutrienti per le piante nella stagione».

Le prove effettuate per 4 anni da Lucchetta presso “I Magredi”, azienda vitivinicola situata nel comprensorio di produzione della doc Friuli Grave in provincia di Pordenone su terreni ghiaiosi caratterizzati da elevata permeabilità e quindi tendenzialmente aridi (“magri” nella dicitura locale) confermano l’efficienza e l’ecocompatibilità dei concimi a cessione controllata.

Il confronto ha riguardato un concime granulare con quasi della metà dell’azoto a rilascio controllato MCT® (Multicote™ Agri 13.5.21+Mg+S) distribuito in due fasi in post germogliamento e post raccolta a confronto con una tesi a base di concime aziendale di tipo granulare, organo minerale.

Quattro anni di rilievi ne hanno confermato l’impatto positivo a livello nutrizionale, con buone performance a livello fisiologico da parte delle viti, rese simili e qualità migliorate nelle annate difficili. Il tutto con un input chimico ridotto (300 kg/ha contro i 400 della tesi aziendale).

La prova ha anche verificato le eventuali perdite di nitrati nelle acque di percolazione, confermando il minor impatto della tesi a rilascio controllato sui corpi idrici in ambienti sensibili e anche il miglioramento della biodiversità microbica dei suoli.

HaifaStim™ per fare fronte al climate change

L’impatto del climate change oggi però impone di fare di più per favorire la resilienza del vigneto. I biostimolanti sono una nuova classe di soluzioni in grado di stimolare quei processi naturali della pianta che migliorano l’assorbimento e l’efficienza d’uso dei nutrienti, ma anche la tolleranza agli stress abiotici e la qualità delle colture.

Rita Perria del CREA Viticoltura ed Enologia Arezzo ha illustrato nel corso del convegno di Pordenone l’esperienza sperimentale sostenuta nell’area del Chianti Classico per la riduzione dei danni da stress abiotici su Sangiovese. Prove che hanno riguardato tre diversi scenari: gelate tardive, carenze idriche, eccessi termici (T >35° per 3 giorni consecutivi).

Le prove hanno riguardato una strategia Haifa a base di:

«È in corso la verifica  -ha testimoniato Perria- dei risultati qualitativi ottenuti nel 2023, annata caratterizzata da frequenti piogge primaverili, ma comunque con condizioni di stress termico estivo che hanno determinato riduzione della capacità fotosintetica e della conduttanza stomatica».

«L’aumentata frequenza – ha commentato Correddu- dei fenomeni meteorologici estremi, dalla siccità del 2022 ai ristagni idrici del 2023, spinge i viticoltori a cercare la strategia più efficace per far ripartire il vigneto dopo i periodi di stress». «In queste situazioni i biostimolanti della linea HaifaStim™ costituiscono soluzioni efficaci per garantire la necessaria resilienza delle colture».

Per approfondire:

Una nutrizione più razionale per mitigare l’impatto del clima estremo sul vigneto

L’approccio Haifa alla concimazione della vite - Ultima modifica: 2023-12-05T18:38:57+01:00 da Lorenzo Tosi

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