Copernicus, un’Open school per imparare a gestire la tecnologia satellitare

Copernicus, l’Agricoltura 4.0 e la sostenibilità ambientale e d’impresa: l’Università di Perugia, nodo italiano della rete della Copernicus Academy, organizza dal 25 al 27 un’Open School. Tecnici e imprenditori agricoli possono così imparare come le tecnologie satellitari consentano di gestire al meglio la sostenibilità ambientale delle proprie attività e produzioni, difendendone al tempo stesso la redditività e la resilienza a eventi avversi e dannosi

Copernicus è il programma dell'Unione europea di osservazione della Terra (OT) dedicato a monitorare il pianeta e il suo ambiente.

Oltre ai dati satellitari, a vari livelli di processamento, offre servizi di informazione derivati dall’OT e dati in situ. Il programma è coordinato e gestito dalla Commissione europea ed è attuato in collaborazione con gli Stati membri, l'Agenzia spaziale europea (ESA), l'Organizzazione europea per l'esercizio dei satelliti meteorologici (EUMETSAT), il Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (CEPMMT), le agenzie dell'UE e Mercator Océan.

Fonte: desira2020.eu

Il programma utilizza enormi quantità di dati globali provenienti da satelliti e da sistemi di misurazione terrestri, aerei e marittimi per fornire informazioni che aiutino i prestatori di servizi, le autorità pubbliche e altre organizzazioni internazionali a migliorare la qualità della vita dei cittadini europei.

12 terabyte di dati al giorno

In particolare, Copernicus si basa su una pletora di satelliti che realizzano un elevato numero di osservazioni quotidiane, nonché su una rete globale di migliaia di sensori terrestri, aerei e marini che riproducono immagini molto dettagliate della Terra. Gli sviluppi tecnologici, specie per quanto riguarda la disponibilità e l'accessibilità dei dati, hanno fatto di Copernicus il maggior fornitore di dati spaziali al mondo, con una produzione attuale di 12 terabyte al giorno.

La stragrande maggioranza dei dati e delle informazioni provenienti dall'infrastruttura spaziale e dai servizi di Copernicus è disponibile e accessibile ai cittadini e alle organizzazioni di tutto il mondo in modalità libera, completa e gratuita.

La rete della Copernicus Academy

Nell'ambito delle attività di Copernicus, la Commissione europea ha istituito la Copernicus Academy, una rete che collega le Università europee, gli istituti di ricerca, le scuole di gestione aziendale, le organizzazioni nei paesi partecipanti al programma e altrove. L'obiettivo è connettere gli istituti universitari e di ricerca con le autorità e i prestatori di servizi, agevolare la ricerca collaborativa, organizzare conferenze, sessioni formative, tirocini per trasmettere ai ricercatori e agli imprenditori le competenze idonee a sfruttare appieno il potenziale dei dati e dei servizi d'informazione di Copernicus.

La Copernicus Academy si adopera altresì ad accrescere lo scambio di idee e le migliori pratiche a livello transfrontaliero e interdisciplinare contribuendo a incentivare il ricorso ai dati di OT e a tutte le informazioni di Copernicus. Le “Open School” organizzate dalla rete di Copernicus Academy sono finalizzate a diffondere, formare e addestrare gli utenti all’uso dei metodi e strumenti di OT, geomatica e geoinformazione, nonché di informatica avanzata. L’ultima Open School si è svolta dal 23 al 25 settembre 2019 ad Asti e ha interessato la tematica “Viticoltura 4.0 e paesaggio delle colline piemontesi”.

Open school dal 25 al 27 maggio

La Geodata and Satellite Facilities Open School di Perugia “Copernicus, l’Agricoltura 4.0 e la sostenibilità ambientale e d’impresa” è promossa dal Coordinamento nazionale della Copernicus Academy, dagli Stati Generali dell’Innovazione e da Agricolus srl, come espressione dei membri dello UFN. L’Open School è altresì organizzata da alcune istituzioni di riferimento territoriale quali l’Università di Perugia e l’ARPA Umbria, in collaborazione con ISMEA, e-Geos spa, Planetek Italia srl, Bluleaf e con la partecipazione del CREA.

Lo scopo è quello di costituire un primo nucleo attorno a cui far crescere il sistema degli interessi locali da coinvolgere attivamente; ergo rappresentanze dell’impresa e del commercio, ordini professionali e quant’altri siano rappresentativi di tali interessi, ma comunque focalizzati sul tema proposto e sugli obiettivi della Open School stessa. Il format dell’evento è basato su una parte istituzionale/accademica nel primo giorno, mentre nelle due giornate successive saranno le aziende a presentare le attività e i loro prodotti. L’Open School si svolgerà su piattaforma on-line dal 25 al 27 maggio 2021, sarà aperta a tutti gli interessati del mondo agricolo e la partecipazione è gratuita.

Per informazioni sul programma, sulle iscrizioni (aperte dal 30/04/2021) e altri dettagli si può fare riferimento alla pagina https://www.statigeneralinnovazione.it/online/copernicus-lagricoltura-4-0-e-la-sostenibilita-ambientale-e-dimpresa/.

Il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali dell’Università di Perugia parteciperà nel pomeriggio del 25 maggio con interventi sulle seguenti tematiche:

  1.  Agricoltura di precisione: principi generali e aspetti applicativi;
  2.  Telerilevamento: basi teoriche e utilizzo in agricoltura;
  3.  Irrigazione di precisione e possibili applicazioni;
  4.  Difesa delle colture con metodi di precisione;
  5.  Approcci di precisione in ambito viticolo;
  6.  Agricoltura di precisione e digitale nella nuova PAC.

Gli obiettivi

Il tema proposto dalla open school è di grande attualità, poiché propone come obiettivo generale l’introduzione e l’applicazione dell’innovazione, in particolare di metodi, strumenti e prodotti innovativi resi disponibili dall’OT, e della GI e dell’ICT ad essa strettamente connessi, per aiutare le imprese agricole a gestire la sostenibilità ambientale delle proprie attività e produzioni, difendendone al tempo stesso la redditività, nonché la resilienza dagli eventi avversi e dannosi.

La tecnologia satellitare al servizio del Green Deal

A partire dal 2019, il dibattito sulla riforma della PAC si è intrecciato a quello sull'European Green Deal, attraverso il quale l'UE punta a raggiungere la neutralità climatica nel 2050. Il Green Deal si basa su atti legislativi, come quello sul clima e la biodiversità, e finanziari, come quello che destina il 30% dei fondi europei 2021-27 agli obiettivi climatici e ambientali, nonché su di una serie di strategie settoriali, come quelle dei pilastri Biodiversity e Farm to Fork.

Quest’ultima pone obiettivi significativi in materia di riduzione di fitofarmaci, fertilizzanti, antibiotici e delle emissioni di CO2, e punta a destinare almeno il 25% della superficie agricola dell'UE all'agricoltura biologica entro il 2030.

Il conflitto tra l'approccio produttivo, rappresentato dagli agricoltori che chiedono di salvaguardare reddito, produzione e competitività, e quello degli ambientalisti, che chiedono invece di limitare le produzioni intensive, migliorare il benessere animale, evitare il ricorso a pesticidi e fertilizzanti, è ora più acceso che mai. In tale confronto, come elemento di possibile raccordo, si inserisce il mondo dell’innovazione tecnologica e dei servizi operativi, tanto per le imprese agricole quanto per le autorità, che si propone di coniugare la sostenibilità ambientale e quella di impresa, mantenendone la competitività e la redditività, anche attraverso la digitalizzazione, il potenziamento dell’osservazione e della simulazione dei processi nonchè per una maggiore diffusione dell’agricoltura di precisione o sito-specifica e per la tutela dell’ambiente.

Alberto Palliotti,

Marco Vizzari

Università di Perugia

Copernicus, un’Open school per imparare a gestire la tecnologia satellitare - Ultima modifica: 2021-05-07T11:39:00+02:00 da Lorenzo Tosi

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