È ufficiale. Le Colline Vitate del Soave sono il primo candidato italiano a diventare patrimonio dell’umanità dell’agricoltura secondo il programma GIAHS, istituito dall’ente internazionale FAO per la tutela dei paesaggi agricoli. L’ha annunciato Andrea Oliviero, vice ministro alle politiche agricole al Forum romano dedicato ai paesaggi GIAHS. Fino ad ora l’Italia non aveva ancora inoltrato candidature per questo programma che offre nuove opportunità attraverso delle pratiche di cura rispetto a territori agricoli la quale fragilità è spesso compromessa dall’avanzata della meccanizzazione. "I paesaggi rurali – sottolinea Oliviero - costituiscono un elemento di grande importanza nella cultura del nostro paese; soluzioni innovative, misure eccezionali e un faro internazionale che possa non solo permettere la sopravvivenza di sistemi rurali ma anche la coesistenza e lo sviluppo sociale e ambientale pienamente sostenibile".
La candidatura GIAHS e la tutela del paesaggio rurale di interesse storico saranno il tema principale della Soave Preview, la manifestazione che si terrà a Soave dal 17 al 18 maggio 2018 e che avrà il compito di raccontare, attraverso le voci dei protagonisti, l’importanza cruciale di un riconoscimento di questo tipo per il territorio del Soave che, assieme al sistema dei cru recentemente approvato, porta la denominazione verso una valorizzazione del centenario patrimonio agricolo che vanta.
Andrea Oliviero ha presentato alla FAO le prime candidature italiane, con le Colline del Soave in prima posizione
Il ministero ufficializza la candidatura delle colline del Soave a primo sito GIAHS italiano
Fino ad ora l’Italia non aveva ancora inoltrato candidature per questo programma