Gherardo Colombo, ex giudice della Corte di Cassazione, storico componente del pool di Mani Pulite e magistrato protagonista di importanti inchieste della storia repubblicana, dalla P2 all’omicidio Ambrosoli, è il nuovo Presidente nazionale di Ue.Coop – Unione Europea delle Cooperative, la centrale cooperativa nata per segnare una forte discontinuità rispetto al vecchio mondo della cooperazione.
L’elezione è avvenuta all’unanimità da parte dei delegati delle 4.000 cooperative associate che operano in tutte le categorie, con oltre 600 mila soci, dislocate in tutte le Regioni del Paese nel corso dell’Assemblea a Roma al Palazzo Rospigliosi, sede della Coldiretti.
Ue.Coop intende rilanciare in Italia un sistema cooperativo che rispetti le regole fondamentali di mutualità, solidarietà e trasparenza al servizio dei soci e della comunità. “Attraverso l’incarico di Presidente – ha dichiarato Gherardo Colombo – metto a disposizione delle realtà associate a Ue.Coop la mia esperienza istituzionale e il mio impegno nell’ottica della difesa della legalità e delle regole. Il mio ruolo in Ue.Coop sarà anche quello di garantire i valori che contraddistinguono un modello di vera cooperazione in grado di dare un contributo reale alla soluzione dei problemi del Paese: dal lavoro ai migranti, dallo sviluppo economico al welfare”.
"Per questo - ha precisato Colombo - denunceremo e contrasteremo con forza la strumentalizzazione della cooperazione come sistema per risparmiare abusivamente sul costo del lavoro e sulla qualità dei servizi o come modo per trasformare in un business delle migrazioni il contributo essenziale che la cooperazione può dare all’accoglienza e all’integrazione. Dedicheremo particolare attenzione anche alle relazioni tra le associazioni e il servizio revisione. Riteniamo infatti essenziale che il rapporto tra il Controllore (Associazione di rappresentanza) e il Controllato (Cooperativa) si svolga nel più corretto e funzionale dei modi, per evitare che conflitti o collateralità di interessi tollerino o addirittura favoriscano l’insinuarsi di pratiche illegali”, ha continuato Colombo nel chiedere “alle autorità competenti di verificare anche se i Fondi mutualistici alimentati dal versamento del 3% degli utili delle cooperative sono utilizzati solo ed unicamente per le finalità di Legge. Quello che Ue.Coop vuole - ha concluso Colombo – è una cooperazione rispettosa dei canoni della Costituzione, la nostra prima legge, e perciò diretta a contribuire, anche attraverso la solidarietà, alla piena realizzazione della persona e della sua libertà”.
Gherardo Colombo è nato nel 1946 a Briosco, in provincia di Monza Brianza e nel 1974 ha indossato per la prima volta la toga. Dall’ingresso in Magistratura fino al 2005 ha condotto o collaborato a inchieste celebri come la scoperta della Loggia P2, l’omicidio dell’avvocato Giorgio Ambrosoli, i c.d. fondi neri IRI, Mani pulite, i processi Imi-Sir. Lodo Mondadori e Sme. Dal 1978 al 1989 è stato Giudice Istruttore e dal 1987 al 1989 è stato componente della commissione ministeriale per la riforma del codice di procedura penale che si occupava della disciplina dei processi in tema di criminalità organizzata. Dal 1989 al 1992 è stato consulente della Commissione Parlamentare di Inchiesta sul terrorismo in Italia, e poi per la Commissione Parlamentare di Inchiesta sulla mafia. Dal 1989 al 2005 ha svolto le funzioni di sostituto procuratore presso la Procura della Repubblica di Milano. Dal marzo 2005 ha svolto le funzioni di giudice presso la Corte di Cassazione.
Nel 2007 il nuovo Presidente di Ue.Coop ha lasciato la magistratura e da allora si dedica, tra le altre cose, alla riflessione pubblica sulla giustizia e nell’educazione alla legalità. In questa attività incontra ogni anno circa 50 mila studenti in tutta Italia e proprio per tale attività ha ricevuto il Premio nazionale Cultura della Pace 2008. E’ stato consigliere del Consiglio di Amministrazione della RAI, ha fatto parte della commissione per la riforma dell’ordinamento penitenziario e da 10 anni partecipa al corso sulla legalità presso La Nave, sezione di trattamento avanzato per tossicodipendenti del carcere di San Vittore a Milano. E’ infine presidente della casa editrice Garzanti e di Cassa Ammende, e scrive da tempo sui temi delle regole, della giustizia, della Costituzione, della dignità della persona.