Tra tecnologia ed innovazione

Cantina Valpantena Verona: nasce il nuovo fruttaio

Una struttura all’avanguardia dalla capienza di 1.560.000 kg di uva

Di recente realizzazione è il nuovo fruttaio della Cantina Valpantena Verona, una struttura all’avanguardia dalla capienza di circa 260.000 plateau per un totale di 1.560.000 kg di uva destinata alla produzione di vino Amarone. La Cantina Valpantena Verona, associazione cooperativa oleovinicola nata dall’iniziativa di alcuni viticoltori della zona e dal 1958 impegnata nella produzione di vini di qualità, negli ultimi anni si è resa protagonista di un percorso di modernizzazione che ha permesso all’azienda di affermarsi come una realtà in grado di competere sul mercato nazionale ed estero, orientata alla conservazione della tradizione secolare e all’utilizzo di risorse tecnologiche per la riduzione dell’impatto ambientale. Secondo Luca Degani, Direttore della Cantina Valpantena Verona, risulta essere fondamentale l’accorta gestione nelle fasi in cui le uve riposano nei fruttai. “Il nuovo fruttaio è dotato di un complesso e tecnologico sistema di macchine sviluppate dalla ditta Sordato, che permette di tenere sotto controllo alcuni parametri fondamentali come temperatura ed umidità, al fine di garantire l’eccellenza delle nostre uve anche fuori dal vigneto durante i quattro mesi di riposo prima della pigiatura invernale” afferma Luca Degani (nella foto), Direttore della Cantina Valpantena Verona. Un innovativo software gestisce i diversi logaritmi preimpostati, monitorando i parametri ambientali interni ed esterni al fruttaio. Molto efficace in tal senso è l’appassimento di tipo entalpico che consente di regolare le temperature e deumidificare l’aria quando l’ambiente esterno non ne permette il ricambio a causa di situazioni climatiche sfavorevoli e prolungate. Ulteriore passo in avanti per la Cantina Valpantena Verona è l’utilizzo di plateau innovativi per il contenimento delle uve con l’obiettivo di renderli maggiormente aerati, mediante un passaggio di aria tra i grappoli più facile ed omogeneo. “Bisogna considerare” continua Degani “che il passaggio in fruttaio deve comunque rimanere un periodo di riposo dei grappoli, piuttosto che un disseccamento forzato degli stessi. Di conseguenza è indispensabile l’intervento dell’uomo che, grazie alla pluriennale esperienza, monitora costantemente l’operato delle macchine e gestisce la strumentazione tecnologica, interpretando i dati disponibili secondo obiettivi certi e ben definiti. L’intero operato della Cantina Valpantena Verona ha lo scopo di garantire ai nostri clienti un prodotto di eccellenza sempre più controllato e fedele alle nostre promesse di qualità”, ha concluso il Direttore.

Cantina Valpantena Verona: nasce il nuovo fruttaio - Ultima modifica: 2016-01-18T12:05:19+01:00 da Redazione

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