Intercettare le tendenze del mercato, scoprire le innovazioni tecnologiche, scambiare idee e confrontarsi sulle opportunità e le buone pratiche da intraprendere per essere pronti alle sfide attuali e future in ambito economico, societario e ambientale: sono gli obiettivi che, dal 1977 a questa parte, si pone SITEVI, il Salone internazionale incentrato sulle filiere vitivinicola, olivicola e arboricola che ha avuto luogo presso il Parco delle Esposizioni di Montpellier dal 28 al 30 novembre scorsi.
Supportata dalla regione Occitanie/Pyrénées-Méditerranée, la rassegna 2023, alla sua trentunesima edizione, ha svolto un ruolo chiave per i settori menzionati, riunendo contemporaneamente gli attori dell’industria, gli esperti e gli addetti ai lavori e dando a tutti la possibilità di scoprire le ultime tecnologie.
Gli espositori – per circa il 25% alla loro prima partecipazione e per la stessa percentuale provenienti dall’estero – hanno raggiunto quota mille, segnando una crescita dell’11% nei confronti dell’edizione precedente, quella del 2021; gli ingressi registrati, invece, sono stati quasi 55mila, pari a un +7% rispetto a due anni fa. L’attrattiva e la diversità dell’offerta del Salone hanno attirato a Montpellier un 22% in più di visitatori originari delle regioni del Nord della Francia, oltre a numerosi visitatori internazionali (+11% sul 2021) provenienti da 73 Paesi del mondo, i più rappresentati dei quali sono stati Spagna, Italia, Svizzera e Portogallo, prima di Argentina, Messico, Stati Uniti, Algeria, Tunisia, Marocco, Sud Africa, Nuova Zelanda, Australia, Cile, Canada, Grecia e Georgia.
Insieme verso il futuro delle filiere
Il ruolo prioritario di SITEVI è stato confermato dalla presenza dei principali attori istituzionali e, in particolare, dalla visita il 30 novembre di Marc Fesneau, Ministro francese dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare. Ad aggiungersi alla lista dei nomi noti, Arnaud Rousseau, Presidente della FNSEA (Federazione francese delle Associazioni e Unioni degli Agricoltori), e il suo primo Vicepresidente, Jérôme Despey, oltre ad Arnaud Gaillot, Presidente dei J.A (Giovani Agricoltori francesi), e a Bernard Angelras, Presidente dell’IFV (Istituto francese della Vite e del Vino), i quali hanno compiuto un giro tra gli stand insieme a Damien Dubrulle, Presidente dell’associazione francese delle attrezzature agricole Axema. Dinamismo, convivialità e ricchezza dell’offerta sono stati sottolineati sia dagli espositori che dai visitatori, accorsi insieme ai rappresentanti dei viticoltori, della ricerca e delle industrie per guardare al futuro delle filiere e prendere decisioni strategiche.
Innovazione nel DNA
Tra i momenti più attesi, i SITEVI Innovation Awards: un appuntamento internazionale ormai imprescindibile che vede svelare, durante la cerimonia di premiazione della fiera, le soluzioni e le tecnologie più innovative e ragguardevoli del settore, in sintonia con la domanda del mercato. Quest’anno il concorso ha visto ben l’80% di iscrizioni in più rispetto al 2021, per un totale di 106 registrazioni, che hanno permesso di porre sotto i riflettori le principali tendenze in evidenza e temi caldi quali la tecnologia digitale e le sue applicazioni, l’assistenza alla guida, al comfort, alla produttività e alla sicurezza, l’impatto ambientale e la decarbonizzazione in agricoltura. Sul totale dei dossier di candidatura ricevuti, la giuria ha inizialmente selezionato 37 prodotti meritevoli di attenzione e, durante la serata del 28 novembre, nel contesto del Domaine des Grands Chais di Mauguio, nella periferia di Montpellier, ha premiato 21 specifiche innovazioni, assegnando un riconoscimento speciale, due medaglie d’Oro, sei medaglie d’Argento e 12 medaglie di Bronzo.
«I Sitevi Innovation Awards valorizzano le soluzioni tecnologiche a disposizione degli utilizzatori – ha dichiarato Christophe Riou, Direttore Generale dell’IFV e Presidente dei Sitevi Innovation Awards – e ne sono testimonianza sia la medaglia d’Oro che il premio speciale della giuria. La continua trasformazione delle professioni vitivinicole, grazie all’innovazione, è al centro di questo albo d’oro. Oggi più che mai l’innovazione è portatrice di futuro e di speranza!».
Risposte concrete alle esigenze dei comparti
Oltre 2.900 partecipanti e circa 200 speaker hanno preso parte a 54 conferenze e tavole rotonde organizzate dall’IFV e dai partner del Salone, affrontando tematiche quali l’agroecologia, il cambiamento climatico, le attrezzature e le nuove tecnologie, l’enologia, le varietà resistenti e la viticoltura bio. Le masterclass di degustazione, inoltre, hanno consentito a 1.035 visitatori di scoprire la diversità delle regioni e le novità a livello di trend e tendenze. Sono stati anche predisposti, in totale, 650 business meeting tra visitatori con progetti di investimento da realizzare ed espositori e, in parallelo, le professioni delle filiere e la ricerca di nuovi lavoratori da assumere sono state valorizzate grazie a uno spazio Job Dating – che ha messo in relazione datori di lavoro e candidati –, a una piattaforma online dedicata alle offerte di impiego degli espositori e all’associazione Aprodema, dedicata alla promozione delle professioni agricole, che ha accompagnato più di 300 allievi delle scuole superiori presso gli stand dei costruttori per suscitarne la vocazione e fare leva sull’attrattiva delle professioni agricole. Mercoledì 29 novembre il salone ha proposto anche un momento di confronto privilegiato tra gli investitori e le start-up, ma anche tra costruttori e top buyer, per accelerare la crescita delle società specializzate nelle nuove tecnologie. Novità dell’edizione 2023, Lab Tech, organizzato in partnership con Agri Sud-Ouest Innovation, La Ferme Digitale e WineTech, ha riunito 16 società che hanno esposto le proprie soluzioni e innovazioni per ovviare alla mancanza di manodopera e migliorare la produttività e il comfort dell’attività lavorativa.