Gestione dell’acetaldeide e dell’anidride solforosa in vinificazione

anidride solforosa

L’anidride solforosa è il conservante più comunemente usato in vinificazione. Vi sono composti, quali l’acetaldeide, in grado di legare l’anidride solforosa limitandone l’efficacia, con la conseguenza di doverne utilizzare dosi elevate e rischiare di superare i limiti di legge e/o creare reazioni allergeniche nei consumatori sensibili.

L’acetaldeide è il risultato del metabolismo del lievito ed è un sottoprodotto della fermentazione alcolica: ottimizzare le condizioni di fermentazione permette di ridurne la formazione.

Grazie ai kit enzimatici R-Biopharm è possibile gestire al meglio la solfitazione in vinificazione mediante un dosaggio estremamente accurato dell’acetaldeide e della frazione libera e totale dell’anidride solforosa.

Ogni kit contiene tutti i reagenti necessari all’analisi: soluzioni tampone, enzimi, coenzimi, sali e, nella maggior parte dei casi, anche un test di controllo. I kit possono essere utilizzati direttamente in cantina, con procedure semplici e l’ausilio di un fotometro, oppure in associazione all’analizzatore automatico multi-parametro i-Magic M9.

Gestione dell’acetaldeide e dell’anidride solforosa in vinificazione - Ultima modifica: 2019-06-26T09:30:47+02:00 da Barbara Gamberini

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