Trentino, sostenibilità e giovani al centro

Giulia Zanotelli, assessore all’agricoltura della Provincia autonoma di Trento

Il Trentino è un’eccellenza nel panorama della vitivinicoltura italiana e guidarne le sorti in un periodo di estrema difficoltà ha comportato una forte dose di responsabilità.

L’eccellenza e lo spirito di coesione del comparto vitivinicolo della Provincia autonoma animerà l'edizione 2022 finalmente in presenza di Vinitaly e per fare luce sulle iniziative svolte in favore del settore negli due anni abbiamo incontrato Giulia Zanotelli, Assessore all’Agricoltura della provincia autonoma di Trento.

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La scelta delle sinergie

Quali sono gli indirizzi impressi dall'Assessorato in favore della viticoltura trentina?

Il comparto – risponde Giulia Zanotelli, Assessore all’Agricoltura della provincia autonoma di Trento - rappresenta una componente fondamentale e di eccellenza del panorama economico trentino. Continuiamo a puntare sulla valorizzazione delle produzioni più rappresentative del territorio, anche attraverso il rafforzamento delle politiche di promozione. Scommettiamo sulle sinergie operative tra i diversi attori della filiera e puntiamo l’attenzione sui giovani, con l’obiettivo di preservare l’agricoltura eroica di montagna. Per rafforzare ulteriormente il settore vitivinicolo, la Giunta ha approvato un regolamento dedicato all’enoturismo, redatto in collaborazione con le realtà del settore per definire gli standard di qualità.

Triplice sostenibilità

Quanto incide il grande tema della sostenibilità, oggi al centro di ogni azione a sostegno della produzione?

L’agricoltura trentina è da sempre attenta al tema della sostenibilità sociale, ambientale ed economica delle produzioni. Quasi la totalità delle aziende del comparto ha peraltro aderito con convinzione al sistema di produzione integrata, mentre le superfici coltivate con il metodo biologico sono in costante crescita. Per affrontare le nuove sfide fitosanitarie, in collaborazione con il mondo agricolo, abbiamo elaborato e approvato concreti piani operativi come quello per il contrasto alla flavescenza dorata.

Ricerca al centro

Qual è il ruolo della Fondazione Mach, in particolare sul fronte delle varietà resistenti?

La ricerca e l’innovazione sono alla base del successo delle produzioni agroalimentari trentine, perché guardano alle richieste del comparto agricolo, alle nuove esigenze dei consumatori e ai cambiamenti climatici così come all’insorgenza di fitopatie. Il recupero di varietà locali e lo sviluppo di nuovi vitigni resistenti rappresentano l’impegno che la parte di ricerca genomica della Fondazione Mach dedica a questo settore, anche con sperimentazioni in cantina.

La corretta gestione della risorsa acqua

I cambiamenti climatici pongono nuovi problemi alla vite, il Trentino come reagisce?

Viticcio e goccia d'acqua. Una risorsa da ottimizzare

Dobbiamo preparaci a nuovi possibili scenari, facendo la nostra parte per rallentare la crescita globale delle temperature e per adattare i sistemi produttivi ai contesti che si prospettano. Un argomento su tutti risulta prioritario: la corretta gestione della risorsa idrica, superando vecchi preconcetti e trovando nuove relazioni e soluzioni tecnologiche.

Lei è ottimista o pessimista sul futuro del settore?

Crisi significa cambiamento e la capacità di resilienza è una caratteristica che ci contraddistingue. Sono quindi fondamentalmente fiduciosa verso il futuro, convinta che nel nostro DNA – grazie ad azioni frutto di scelte condivise e ponderate da parte del mondo agricolo e delle Istituzioni - abbiamo gli strumenti per poter superare questi momenti particolarmente difficili.

Trentino, sostenibilità e giovani al centro - Ultima modifica: 2022-03-30T11:53:35+02:00 da Lorenzo Tosi

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