Terra Moretti: Francesca Moretti è il nuovo presidente

Francesca Moretti, nuova presidente della holding di Terra Moretti
Riceve le redini dal padre Vittorio, inventore del fenomeno Franciacorta. Gestirà un gruppo da 70 milioni di euro di fatturato, 548 dipendenti e 1154 ettari vitati in sei diverse cantine

Un passaggio generazionale decisamente rilevante per il mondo del vino italiano.

Vittorio Moretti, fondatore della Holding Terra Moretti, ha infatti nominato la figlia Francesca alla presidenza del gruppo Terra Moretti Vino.

Una scelta che assicura continuità

Francesca Moretti, secondogenita di tre figlie, enologo e attiva nel comparto vitivinicolo sin dal 1997, amministratore delegato del gruppo dal 2016 è la persona giusta per assicurare continuità ad una delle storie aziendali più di successo della vitivinicoltura nazionale. Dal 2012 al 2018 è stata presidente della Strada del vino del Franciacorta, lasciando poi il testimone a Camilla Alberti.

Il padre Vittorio, «toscano per nascita, milanese per formazione, franciacortino per scelta», è stato infatti la scintilla dell’esplosione del fenomeno Franciacorta, con l’invenzione dell’azienda Bellavista nel 1977 e quella di Contadi Castaldi negli anni ’80. È stato l’artefice dell’abbinamento tra enologia top ed archistar con la cantina Petra progettata da Mario Botta nell’azienda di Suvereto (Li).

Francesca MOretti con il padre Vittorio e la madre Mariella

Il balzo dell’acquisizione di Sella & Mosca

La recente acquisizione di Sella & Mosca ad Alghero (SS), la più grande estensione vitata a corpo unico in Europa, ha determinato un grosso balzo produttivo per Terra Moretti, passata da 3 milioni di bottiglie a 9 milioni con un fatturato che sfiora i 70 milioni di euro 548 dipendenti e 1154 ettari vitati, suddivisi in 3 territori e 6 cantine. Francesca Moretti ha giocato un ruolo determinante in questa acquisizione e nella successiva riorganizzazione della realtà sarda dimostrando grandi doti manageriali.

Massimo Tuzzi nuovo Ceo di Terra Moretti

«Mio padre – commenta Francesca Moretti - ha deciso di affidarmi le redini strategiche del comparto vino e non posso che esserne onorata. Come Presidente e rappresentante della famiglia, dovrò scrivere con le mie sorelle il nostro pezzo di storia per le nostre cantine».

La gestione operativa del Gruppo con 65 mln di fatturato, 548 dipendenti e 1154 ettari vitati, suddivisi in 3 territori e 6 cantine toccherà a Massimo Tuzzi, manager d'esperienza nel settore vitivinicolo la affiancherà come amministratore delegato, friulano di origine, che si occuperà della riorganizzazione della governance. Il manager proviene dal gruppo Zonin1821 dove ha portato il fatturato di 60 mln del 2015, agli oltre 200 del 2019 con 22 mln di ebitda consolidati.


Le sei realtà di Terra Moretti

Francesca Moretti, versione enologo e degustatrice
Le inconfondibili bottiglie di Franciacorta Bellavista
Terra Moretti: Francesca Moretti è il nuovo presidente - Ultima modifica: 2020-09-23T18:46:14+02:00 da Lorenzo Tosi

1 commento

  1. Rilancio dell’economia italiana
    Considerazioni
    ▪ L’internazionalizzazione delle imprese costituisce uno degli obiettivi prioritari per la crescita, anche sociale; per crescere bisogna produrre di più; per produrre di più bisogna vendere di più ai mercati esteri ad alto valore commerciale. È fondamentale che le esportazioni siano strutturate per penetrare i Mercati esteri al fine di creare valore e che le imprese condividano obiettivi e risorse per adeguarsi alle trasformazioni in atto nel mondo del commercio (nuovi e diversi modi di vendita e servizi; nel presente-futuro i mercati ad alto valore commerciale richiedono l’insieme di settori e marche). Germania e Spagna hanno intrapreso il percorso di sviluppo nel 2007.
    ▪ L’aumento dell’instabilità economica e le tecnologie digitali hanno diffuso nuovi strumenti per la crescita, la «condivisione sostenibile», che mira all’Insieme di risorse nell’ambito di una Piattaforma Imprenditoriale (Rete Evoluta) ad alti contenuti valoriali basata su centralità dell’obiettivo, ampliamento dell’offerta, ottimizzazione delle risorse, flessibilità; erogazione di managerialità e servizi capaci di irradiare modalità connettive e collaborative fra Soggetti legati da una filosofia di economia condivisa e da un obiettivo prioritario.
    ▪ Studi hanno dimostrato che l’internazionalizzazione proattiva rafforza la crescita strutturale aumentando competitività e redditività consentendo lo sviluppo delle Aziende nei mercati globali. È noto che l’economia reale basa la sua solidità sulla produzione.
    Quadro di riferimento
    ▪ La crescita delle PMI “Made in Italy” è una scelta strategica fondamentale per il rilancio dell’economia italiana. Dipendono ancora dal mercato interno, realizzano l’80% circa del PIL italiano, rappresentano complessivamente circa il 90% delle imprese attive, spesso escludono la leva dell’export nei Paesi lontani ad alto valore commerciale a causa di ridotta massa critica, mini-dimensione, ridotte disponibilità finanziarie per l’accesso all’innovazione, zero economie di scala, scarsa managerialità, scarsa conoscenza. Nel 2017 le PMI erano circa 5milioni, impiegavano oltre 15 milioni di persone generando un fatturato complessivo di 2.000 miliardi di euro; il potenziale delle PMI è alto, esportano soltanto il 29% contro il 50% di altri Paesi.
    Esportazioni nei Paesi residuali ad alto valore commerciale
    Obiettivo: superamento della situazione economica italiana con la “condivisione sostenibile” per produrre nuovo PIL penetrando con massa critica i mercati residuali dove le imprese non sono presenti (attività parallela).
    Promotori: art. 4 della Costituzione, “Ogni Cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale della società”, cioè al progresso economico e sociale dello Stato e della collettività.
    Primi operativi: Commercialisti che nel 2016 hanno deciso di estendere l’assistenza ai loro clienti sulle questioni tecnico-operative connesse alla internazionalizzazione. Società concessionaria partecipata dalle stesse aziende (garanzia). Manager dedicati, società di consulenza presenti nei mercati ad alto valore commerciale. Banca agente, Società Fiduciaria, supporto legale.
    Operatività iniziale: assistiti dai loro professionisti di fiducia, numerose Aziende – che abbiano volontà di crescere e capacità produttiva “Made in Italy” marchio unico al mondo ma non hanno le risorse per presidiare i mercati ad alto potenziale commerciale – conferiscono mandato ad una Fiduciaria di costituire una società concessionaria partecipata pariteticamente ed autofinanziata. La stessa Fiduciaria custodisce in deposito i modesti contribuiti dei Soci alla formazione del capitale necessario per lo svolgimento dell’attività d’impresa, amministra l’accordo fra le Imprese basato sul conseguimento di obiettivi concordati con i manager. I Commercialisti definiscono il punto di pareggio (numero delle Imprese, ecc.) valutando la capacità produttiva dei loro rispettivi clienti (attuale e potenziale-finanziata), ricevono la delega per partecipare all’assemblea, definiscono i Paesi residuali.
    La società, che opera per risultati, ha per oggetto l’esportazione nei Paesi dove le imprese socie non sono presenti; esporta i prodotti con etichette originali; è sostenuta da una percentuale sul fatturato; è amministrata da un coordinatore indipendente e diretta da Area Manager esperti di mercati esteri lontani ad alto potenziale commerciale, di logistica, di organizzazioni multisettoriali.
    La particolare offerta commerciale del “Made in Italy”, le economie di scala e la strutturazione delle Aziende socie consentono di non delocalizzare la produzione.
    L’incremento di produzione e la vendita dei prodotti potrà essere sostenuto con incentivi fiscali e finanziari vincolati al particolare fatturato estero.
    Altri risultati, con un modesto investimento, una strada aperta verso i mercati strategici per il futuro per creare valore, operatività parallela alla operatività ordinaria delle Aziende socie della piattaforma.
    Angelo Iaselli – tel. +39.335.315284 – a.iaselli@angeloiaselli.it RIPRODUZIONE, ANCHE MODIFICATA, AUTORIZZATA

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