Salta il referendum contro gli agrofarmaci di sintesi a Conegliano. Il quesito, proposto dal comitato locale “Colli Puri”, aveva ricevuto l'ok per l'aspetto formale dal Comitato dei Garanti, tanto che dal Comune della cittadina veneta si ventilava la possibilità di una chiamata alle urne per la fine di novembre.
Le obiezioni dei Consorzi
A metà settembre un gruppo di associazioni di categoria, tra le quali i Consorzi di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg e del Prosecco Doc, ha consegnato però al Comune una nota legale che informa l'amministrazione su "alcuni profili di illegittimità" nel referendum.
La prudenza del sindaco
Il sindaco di Conegliano, Fabio Chies, ha quindi indetto una riunione tecnica, anche in ordine all’ eventuale danno erariale, che potrebbe determinarsi - la consultazione costerà al bilancio comunale 80mila euro - nel caso in cui, a referendum effettuato, questo non potesse essere applicato. Le associazioni di categoria (Coldiretti, Confagricoltura, Cia della provincia di Treviso, i due Consorzi di tutela) hanno ricordato che l'ente pubblico dovrebbe «garantire ai cittadini che il quesito su cui sono chiamati ad esprimersi sia legittimo e possa costituire effettivamente un contributo concreto a future decisioni dell'Amministrazione comunale, escludendo il richiamo a principi massimalisti volti a creare aspettative del tutto irrealizzabili per legge».
Entro la prima settimana di ottobre la decisione
Posizioni che hanno spinto l’amministrazione locale a prendere tempo. Entro la prima settimana di ottobre verrà deciso se indire il referendum, poi occorrerà decidere la data. E visto che non si può votare per un referendum in concomitanza con le elezioni, il voto slitta – in pratica – di un anno: se tutto il meccanismo funzionerà senza intoppi, si andrà alle urne, probabilmente, a settembre del prossimo anno.