Nosio a gonfie vele

Stefano Fambri, Luca Rigotti e Francesco Giovannini
La commerciale di Mezzacorona presenta un bilancio record

Da un record all’altro è questa l’evoluzione dei bilanci di Nosio S.p.A. (la subholding del gruppo Mezzacorona) una società particolare in quanto il capitale sociale è posseduto per il 52% dal Gruppo Mezzacorona e per il resto in maggioranza deli soci della cantina.

Una società per azioni in mano a un gruppo cooperativo

Il bilancio chiuso al 31 luglio 2019 è stato approvato all’unanimità dai presenti in assemblea in rappresentanza dei 482 azionisti nella serata del 29 novembre. Presentato dal presidente della società Luca Rigotti, dal direttore generale del Gruppo Francesco Giovannini e dal direttore di NOsio Stefano Fambri è stato definito un bilancio da “nuovo record storico”. Il fatturato ha raggiunto 121 milioni di euro (più 4,5%), l’utile lordo ha toccato il primato di 4,8 milioni di euro con una crescita del 4,9%, mentre l’utile netto è anch’esso ai massimi con 3,4 milioni (più 1,1%) rispetto all’esercizio precedente, con la conseguenza che anche il dividendo è al top con 9 euro per azione con un più 20% rispetto al 2014. Le azioni sono molto ricercate perché rendono il 2,50% netto, ma nessuno è intenzionato a venderle.

È tempo di investire

Un altro dato a conferma della solidità della S.p.A.: il patrimonio ha raggiunto la cifra di 82milioni (81,3 nell’anno precedente). Altro parametro per misurare la solidità della società è la posizione finanziaria netta che registra 37,5 milioni di esposizioni dovute ai consistenti investimenti fatti negli ultimi anni ma è calata di quasi il 50%, esattamente di ben 27,7 milioni dal 2011. Questi dati portano il presidente Rigotti ad affermare che «il patrimonio netto è tale da rendere solida e patrimonializzata la società che può così pensare a nuovi investimenti, cominciando da quelli tecnologici che fra l’altro contribuiscono anche a rendere sempre più sostenibile anche dal punto di vista ambientale oltre che economico la cantina».  Nell’ottica del rafforzamento del ruolo dei soci va visto l’accordo con la Cantina sociale di Valdobbiadene Val d’Oca per la commercializzazione in esclusiva del suo Prosecco. «La nostra forte sensibilità ambientale - ha ricordato il d.g. Giovannini-, è anche un ottimo valore aggiunto in fase di vendita particolarmente sui mercati esteri che sono i nostri principali mercati».

Le commerciali in Usa e Germania

I dati l’export confermano che la quota delle vendite all’estero (oltre 60 Paesi), si sono sviluppate in tutto il mondo. Al fine di rendere più incisiva la presenza sui principali mercati: Stati Uniti e Germania, Nosio ha costituito proprie aziende Prestige Wine Imports. Corp. negli USA e Bavaria Wein Import Gmbh in Germania. Il mercato hanno affermato i dirigenti, va bene negli Usa, meno bene in Germania dove si registra un calo dei consumi di vino, molto bene in Russia ed ora con un progetto di marketing sostenuto dall’OGM vino si punta anche a potenziare le vendite negli altri paesi extra Ue, dall’Est Europa all’Asia dove particolarmente in Giappone si registrano interessanti potenzialità. Grande interesse per il Rotari Trentodoc, che ha ormai superati i 2 milioni di bottiglie commercializzate, ha affermato il presidente.

Questi risultati sono il frutto anche di una vendemmia quella del 2018 molto abbondante, ma soprattutto l’efficienza organizzativa e commerciale raggiunta dai nuovi vertici di Nosio S.p.A.

Nosio a gonfie vele - Ultima modifica: 2019-11-29T20:45:35+01:00 da Lorenzo Tosi

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