Villa Santo Stefano, la cantina dell'imprenditore tedesco Wolfgang Reitzle, che lo scorso anno ha acquisito alcuni ettari di vigneto in Maremma, ha dato vita ad un'edizione limitata di sole duemila bottiglie della sua prima annata del nuovo Cabernet Franc in purezza: Nina.
Prima in Lucchesia, ora anche in Maremma
Reitzle è un grande appassionato di questo vitigno e cercava da tempo un terroir che potesse esprimerne al meglio le peculiarità, trovandolo nella zona di Manciano, a sud della città di Grosseto.
Villa Santo Stefano dallo scorso anno ha così diversificato le sue linee, accrescendo il proprio impegno nella produzione di grandi vini toscani.
18 ettari e 60 mila bottiglie in tutto
Dal 2022 l’azienda coltiva 18 ettari totali di vigneto suddivisi tra Lucchesia e Maremma, per un totale di circa 60.000 bottiglie di vino prodotte, accanto a 5 ettari di uliveto per 1.500 litri di olio extra vergine.
La prima etichetta Cabernet Franc era stato l’omonimo Villa Santo Stefano, prodotto in pochissime bottiglie in formato magnum.
TENUTA MAZZOLINO E PINOT NERO
Il Noir di Tenuta Mazzolino è stato indicato come il miglior Pinot Noir della Lombardia alle Giornate Altoatesine dedicate al nobile vitigno, giunte alla loro venticinquesima edizione e svoltasi dal 19 al 22 maggio.
Premio per zone viticole alle Giornate Altoatesine
Quest’anno, con l’obiettivo di essere “una finestra rappresentativa della produzione nazionale e valorizzare quanto più possibile le diverse tradizioni e stili di produzione del Pinot Nero in Italia”, la manifestazione ha introdotto una classifica per zone vinicole.
39 parcelle gestite separate nell'Oltrepò Pavese
Tenuta Mazzolino, suddivisa in 39 piccole parcelle gestite separatamente, è una realtà enoica d’eccellenza, in queste colline che guardano a nord, eccezione per l’Oltrepò Pavese: qui si producono, da 40 anni, vini di alta qualità.
INCROCIO TERZI N.1, BARBERA E CABERNET
Il vitigno Incrocio Terzi n.1 dà vita a un vino rosso, Punto Zero, prodotto con uva ottenuta da una varietà nata per volontà di Riccardo Terzi, viticoltore bergamasco a Monasterolo di Sotto il Monte, incrociando il Barbera e il Cabernet.
La paternità certa lo rende a tutti gli effetti un vino autoctono bergamasco.
Punto Zero la nuova etichetta di Villa Domizia
Punto Zero è il nome dell'etichetta dedicata a questo vino da Villa Domizia, marchio ammiraglio dei fratelli Rota, titolari dell’azienda fondata nel 1995.
L’Incrocio Terzi si annovera fra le quattro tipologie principali nel vigneto di Rosciate a Scanzorosciate.
Vitigno vigoroso in un vigneto di 10 ettari
Si tratta di un vigneto di quasi 10 ettari, reimpiantato per due terzi nel 2014 e fin da subito convertito in agricoltura sostenibile per arrivare poi alla certificazione in biologico un paio di anni fa.
Il vitigno ha portamento vigoroso, con buona produzione di grappoli che sono piramidali e di media compattezza.