La Commissione Europea ha comunicato le previsioni per la produzione vinicola nei Paesi dell’Unione nella campagna 2023/24.
Si parla di un calo del 5%, ovvero 10 milioni di ettolitri, rispetto alla campagna precedente.
La produzione totale negli Stati membri è valutata in 150 milioni di ettolitri, volume che segna un -4,5% rispetto anche alla media quinquennale.
L'Italia dietro solo alla Spagna per calo di produzione
Maggiori protagonisti di questo calo risultano l’Italia (-12%) e la Spagna (-14%). In Italia, come già anticipato, i cali maggior nella produzione verrebbero dalle regioni centrali e meridionali, quindi Abruzzo, Puglia e Sicilia, area nelle quali ci si attende una diminuzione di produzione fino al 40% sull’anno precedente.
Salgono Germania, Portogallo e anche Francia
Previsto un leggero incremento della produzione francese: +1% fino a 45 milioni di ettolitri.
Notevole invece l'incremento della produzione è atteso dai vigneti della Germania (+16%) e del Portogallo (+15%).
Cala il consumo di vino nei Paesi dell'Unione
Il rapporto, scrive UIV, ribadisce il trend discendente nei consumi di vino nei Paesi dell’Unione, soprattutto per i vini rossi (-1,5% su base annua), a causa dello spostamento delle preferenze dei consumatori – condizionate da un minor potere d’acquisto nel contesto inflattivo – verso altre bevande alcoliche, e in particolare verso la birra.
Export vino europeo stabile grazie agli spumanti
Previsioni di sostanziale stabilità per l’andamento della domanda internazionale di vino prodotto nell’Unione Europea, grazie soprattuto al potere degli spumanti.
Tuttavia date le le forti esportazioni degli ultimi due anni, lo stock di vino europeo potrebbe essere ancora ampio in alcuni mercati di destinazione.
Il vantaggio dei prezzi in diminuzione
La prevista diminuzione dei prezzi, si sottolinea nel rapporto, potrebbe aiutare il commercio estero dei vini UE, ma allo stesso tempo vi sarà una maggior concorrenza sui vini di fascia bassa e questo gioverebbe ai vini extracomunitari, soprattutto nel mercato del Regno Unito.
In discesa i vini in ingresso nel mercato comunitario
Sul lato importazioni di vino extracomunitario, la Commissione prevede una perdita di circa 6 milioni di ettolitri (-4,3% anno su anno e -18% sulla media quinquennale).
Proseguirebbe quindi il trend discendente decennale anche per il vino in ingresso nei Paesi comunitari.
Giacenze in calo grazie alla distillazione di crisi
Il rapporto calcola che al 31 luglio 2024, data di fine della campagna in corso, il magazzino vinicolo europeo avrà 161 milioni di ettolitri (-5% rispetto media quinquennale).
La diminuzione dello stock europeo deriverà anche dalle conseguenze della distillazione di crisi, che garantirà l’eliminazione di circa 3,75 milioni di ettolitri di eccedenze.