La Commissione Europea ha diffuso le stime sulla produzione di vino e mosti 2018, che confermano le previsioni vendemmiali dell’osservatorio del Vino di Uiv-Ismea, presentate al Mipaaft ai primi di settembre, da cui emerge che l’Italia sarà il primo produttore in quantità con 49,5 milioni di ettolitri, facendo registrare un +16% sul 2017, davanti a Spagna (47) e Francia (46).
“Constatiamo con piacere - commenta Paolo Castelletti - che i dati forniti dalla Commissione Europea sono allineati a quelli diffusi dall’Osservatorio del Vino. Una conferma della validità del metodo di lavoro ormai consolidato che abbiamo messo a punto con l’Ismea per fornire al mondo vitivinicolo italiano dati affidabili su cui basare pianificazioni e strategie. Ovviamente si tratta di stime, i cui dati dovranno essere confermati dalle dichiarazioni di produzione”.
“A fronte di questi dati – sottolinea ancora Paolo Castelletti, segretario generale Unione Italiana Vini – è doverosa una riflessione sull’andamento dei prezzi. Per quanto sia stata generosa questa vendemmia, infatti, denunciamo una riduzione delle quotazioni dei vini all’origine assolutamente ingiustificate e che sembrerebbero frutto di logiche speculative, assolutamente dannose per il settore”.
Infatti, conclude il segretario generale di UIV, “a fronte di una vendemmia leggermente superiore rispetto alla media degli ultimi anni, controbilanciata, però, da un dato sulle giacenze al 1 agosto inferiore del 10% rispetto al 2017, la disponibilità complessiva del prodotto non giustifica le tensioni al ribasso dei prezzi dei vini che stiamo rilevando sui mercati”.
Italia primo produttore al mondo con 49,5 milioni di ettolitri, davanti a Spagna e Francia
Produzione 2018: confermate le previsioni Uiv-Ismea
Castelletti: “Confermata validità metodo di lavoro dell'Osservatorio del Vino Uiv-Ismea"