Gli Stati Uniti si confermano il principale mercato mondiale del vino e il prodotto italiano da alcuni anni si posiziona ai vertici, soprattutto grazie alla Florida, il primo stato importatore e il terzo per consumi dopo la California e New York. E Miami dunque, crocevia di culture diverse, rappresenta non solo uno dei punti nevralgici per il business enologico negli Stati Uniti, ma anche una delle più importanti porte di accesso per tutta l’area Caraibica e del Centro e Sud America. Proprio da Miami prenderà il via il 4 febbraio Simply Italian Great Wines che apre il programma 2014 per proseguire poi a Città del Messico il 6 febbraio. Quello in Florida è il primo appuntamento dell’anno e rappresenta, per numero di aziende, istituzioni e operatori coinvolti, nonché per le tematiche trattate e gli eventi collaterali organizzati da IEM/IEEM - la sede americana di IEM basata a Miami - il più completo, articolato e conosciuto evento promozionale dedicato al vino italiano di quest’area. La manifestazione torna nel continente americano con oltre 50 aziende italiane che – insieme con Federdoc, Consorzio Franciacorta, U.Vi.Ve., Istituto Grandi Marchi, Camera di Commercio di Udine e Camera di Commercio Italiana a Miami – presenteranno il meglio della loro produzione a una platea di oltre 400 operatori attesi nel corso di seminari e walk around tasting. E proprio l’attività promozionale ed educazione diventa lo strumento più efficace per far conoscere la qualità del vino italiano rispetto alla concorrenza straniera. In quest’ottica sono stati per esempio organizzati due seminari, uno dedicato ai vini della Franciacorta e uno ai vini veneti, a cui si aggiunge un terzo workshop seguito da degustazione di Federdoc sul tema della regolamentazione dei vini italiani e delle denominazioni di origine. “Gli USA - commenta Marina Nedic Managing Director di IEM - continuano a essere il principale mercato di sbocco del vino italiano. Secondo i dati Istat, a ottobre le vendite hanno toccato i 907 milioni di euro, registrando una crescita del 7,9%. Essere primi, però, è ancora più difficile, perché è necessario operare con sforzi ed energie maggiori per mantenere il primato rispetto ai concorrenti, non solo francesi o australiani, ma anche gli stessi produttori americani.” Oltre ai tre seminari, il programma a Miami prevede un food&wine paring con i vini di alcune aziende partecipanti, pensato da IEM in collaborazione con Snooth, il più importante social network dedicato al settore, una vera e propria comunità on-line per i wine lovers. Infine, saranno ospitati sei tra i ristoranti italiani più famosi della città – Via Verdi, Escopazzo, Toscana Divino, Vero Italian, Spuntino Catering, Salumeria – che presenteranno alcuni dei loro piatti più celebri. L’evento, realizzato anche con il supporto del Consolato Italiano a Miami, sarà l’occasione per promuovere in Florida Authentically EATalian, un progetto del Ministero dello Sviluppo Economico che, attraverso la Camera di Commercio di Miami, si pone l’obiettivo di sostenere i prodotti genuini italiani e favorire il contatto tra importatori statunitensi e ristoratori qualificati. In occasione della tappa in Florida si svolgerà inoltre la seconda edizione dei Simply the Best, i premi attribuiti all'eccellenza dell'Italian wine da parte di una giuria composta da giornalisti ed esperti americani del settore. Nell’elegante cornice della Freedom Tower, lo storico palazzo degli anni '20 che ospita prestigiosi appuntamenti culturali e importanti mostre d'arte, saranno dunque eletti i migliori ambasciatori della cultura vinicola italiana alla presenza del Console Generale d’Italia a Miami Adolfo Barattolo. Nel corso della cerimonia sarà anche consegnata una borsa di studio, destinata agli studenti più meritevoli del Miami Culinary Institute. Se il mercato americano è una conferma, quello messicano riserva piacevoli sorprese. L’aumento del reddito pro-capite si accompagna a una crescita costante del consumo di vino negli ultimi anni, specialmente di quello estero che rappresenta il 75% del prodotto presente nel Paese. “Il Messico – sottolinea Marina Nedic –ha un grande potenziale. Anche se il consumo pro-capite è ancora ben lontano dai valori di paesi produttori come la Spagna, la Francia o l’Italia, gli esperti stimano un tasso costante di crescita del 13% nei prossimi anni. E’ il momento di spingere in questo paese, che sta sempre più apprezzando il buon vino. Qui i principali vini importati sono ancora quelli di Spagna e Cile, ma l’Italia ha fatto un balzo in avanti superando la Francia”. Il 6 febbraio il tour farà dunque tappa a Città del Messico dove l’evento è organizzato con il supporto dell’Associatión Mexicana de Sommeliers e dell’Organización National de Sommeliers de Mexico. Qui verrà replicato il programma di seminari e walk around tasting con operatori, importatori, distributori, sommelier, buyer, giornalisti che incontreranno l’eccellenza della proposta enoica italiana.
Il 4 e 6 febbraio 2014 a Miami e Città del Messico
In partenza il Simply Italian Great Wines Americas Tour
Florida primo importatore USA del vino italiano