Osservatorio Smart Agrifood: la filiera agroalimentare diventa sempre più digitalizzata

Dal campo allo scaffale, la filiera agroalimentare è sempre più smart”: questo il titolo dell’ultimo rapporto dell’Osservatorio Smart AgriFood che il Politecnico di Milano ha presentato ieri, 23 aprile. Giunto alla terza edizione, con una crescente partecipazione e interesse da parte di tutta la filiera, dal 2017 il Rapporto analizza lo sviluppo di servizi digitali per il settore agroalimentare, sia dal lato dell’offerta che dal lato della domanda. Alla base di questo lavoro vi è la convinzione che l’applicazione delle tecnologie digitali, nelle loro diverse declinazioni, siano un motore di competitività, sostenibilità e trasparenza per il settore, tramite un'accresciuta interconnessione e cooperazione delle risorse che vi operano.

Agricoltura 4.0: +22%

E, dunque, la filiera è veramente sempre più smart? I risultati principali dell’analisi di quest’anno danno una risposta positiva a questa domanda. Innanzitutto, nei valori assoluti: il mercato dell'agricoltura 4.0 - che è alla base della digitalizzazione della filiera agroalimentare - in Italia continua a crescere e ha raggiunto nel 2019 un valore di 450 milioni di € contro i 370 del 2018. Nel dettaglio, l’analisi della domanda a livello di azienda agricola indica che sono sempre più gli attori che riconoscono le opportunità generate dalle tecnologie digitali: maggiore sostenibilità economica, ambientale e sociale, migliore welfare animale sono i risultati ottenuti da chi ha implementato una o più tecnologie digitali. Vi è piena sovrapposizione con le motivazioni che spingono le aziende a introdurre le tecnologie digitali che sono, appunto, sostenibilità, acquisizioni di una maggiore consapevolezza delle dinamiche in atto nella propria azienda, riduzione dei costi e semplificazione delle decisioni e del lavoro intellettuale.

Anche la scelta delle soluzioni 4.0 adottate rispecchia queste necessità: ai primi posti si trovano soprattutto software gestionali che permettono di raggiungere la consapevolezza richiesta e servizi di mappatura del terreno e di monitoraggio delle macchine, che permettono di ridurre i costi ed esser più sostenibili. Si affacciano sempre più i sistemi di supporto alle decisioni, coerentemente con il fabbisogno delle aziende di una semplificazione del lavoro intellettuale. Le 288 aziende agricole analizzate sono distribuite in Italia in maniera omogenea sia in termini geografici che in termini di superficie coltivata, ad indicare la trasversalità dell’interesse per le tecnologie digitali. Vi sono, naturalmente, settori che più di altri tendono ad applicare la digitalizzazione: in prima posizione il settore cerealicolo, seguito da ortofrutticoltura e viticoltura.

(fonte: Osservatorio Smart Agrifood del Politecnico)

Agricoltura 4.0: oltre 400 le soluzioni disponibili

Ben oltre 400 le soluzioni tecnologiche di Agricoltura 4.0, offerte sia da aziende tradizionali che da start up. Si tratta per lo più di soluzioni trasversali a tutte le colture; in termini di applicazione, prevalgono le soluzioni di agricoltura di precisione orientate al supporto delle attività in campo – semina, gestione delle colture e raccolta.

In generale, a livello di azienda agricola, sebbene l’applicazione delle tecnologie digitali cresca e aumenti il valore dell’Agricoltura 4.0, occorre sviluppare maggiormente l’Internet of Farming, ovvero quelle soluzioni che permettono una comunicazione a livello aziendale, in tutti gli asset. 

Filiera: si afferma la blockchain

Il digitale non esaurisce però la sua funzione in campo e in azienda agricola, ma abilita benefici lungo tutta la filiera agroalimentare, fino al consumatore. Questo grazie alle tecnologie innovative per la tracciabilità del prodotto, fra cui la blockchain assume sempre più rilievo anche in progetti internazionali. L’applicazione di tale tecnologia sta andando oltre il fine della tracciabilità alimentare e viene vista come strumento per creare nuove opportunità commerciali di marketing, maggiore efficienza dei processi di supply chain e come garanzia di sostenibilità. In generale, le tecnologie digitali lungo la filiera della lavorazione alimentare, nelle loro varianti di blockchain, Data Analytics, IoT, Cloud, QR Code e mobile app, permettono una identificazione unitaria del prodotto, automatizzano la raccolta dati, elaborano grandi moli di dati, fornendo analisi puntuali e consentendo una efficace condivisione di tutte le informazioni di un prodotto.

In termini di filiera agroalimentare, il rapporto dell’Osservatorio sottolinea la necessità di una maggiore integrazione delle tecnologie per garantire un collegamento costante tra il bene fisico e la sua controparte virtuale e ragionare sempre più in un’ottica di filiera ed ecosistema. Occorre, in futuro, porre attenzione allo sviluppo di soluzioni per integrare tutta la filiera, in grado di fare comunicare tra di loro i vari attori.

Osservatorio Smart Agrifood: la filiera agroalimentare diventa sempre più digitalizzata - Ultima modifica: 2020-04-24T11:04:01+02:00 da Paola Pagani

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