Chi sono e cosa acquistano coloro che si riforniscono di vini a denominazione attraverso i canali online? Sono le domande alle quali ha voluto dare risposta il focus dell’Osservatorio sull’e-commerce del vino in Italia, nato dalla partnership tra Nomisma Wine Monitor e Vino.com.
Le denominazioni cresciute di più nel 2021
Nel 2021, secondo l'elaborazione, i vini a denominazione sono cresciuti di più nella propria categoria rispetto all’anno precedente sono stati il Lugana per i bianchi (+54%), il Primitivo di Manduria per i rossi (+65%), il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore per gli spumanti (+6%) e il Salento Igt per i rosati (+86%).
Gli uomini decidono l'80% degli acquisti
A trainare le vendite online sono soprattutto gli uomini che, per tutte e quattro le denominazioni analizzate, sono responsabili di oltre l’80% delle bottiglie acquistate nel corso dell’anno, mentre sulla suddivisione per fascia di età emerge qualche differenza.
Le vendite sono orientate dalla Generazione X
“Se per tutti e quattro i vini la Generazione X rappresenta la fascia prevalente di acquisto, nel caso degli under 40 si registra una maggior predilezione verso il Primitivo di Manduria, mentre, al contrario, i baby boomer sono più orientati al consumo di Lugana”, sottolinea Denis Pantini, responsabile agroalimentare e Wine Monitor di Nomisma.
Le evoluzioni dell'e-shopping nel 2022
L’analisi dei dati di vendita del primo semestre 2022 relativi a oltre 100.000 acquirenti italiani di vino online (parte del bacino di clienti di Vino.com) fornisce invece un’indicazione sui trend di vendita e le nuove tendenze nei consumi ancora in corso, delineando così l'evoluzione dell'e-shopping di vini.
In crescita Prosecco, i rossi toscani e il Verdicchio
Tra le bollicine, forti crescite per il Prosecco DOC mentre tra i rossi emergono i toscani, con il Nobile di Montepulciano e i Toscana IGT; per i bianchi si segnala un aumento nelle vendite di Verdicchio dei Castelli di Jesi. “L’analisi degli acquisti italiani indica che i consumatori sono sempre più curiosi e aperti alla scoperta di vini ed etichette", spiega Andrea Nardi Dei, CEO & Founder di Vino.com.
La ripartizione regionale delle vendite
Il focus dell’Osservatorio ha analizzato la ripartizione regionale delle vendite dei top 4 vini a denominazione del 2021. La Lombardia rappresenta la prima regione di acquisto, con percentuali che vanno dal 25% delle vendite totali nel caso del Salento IGT a oltre il 36% per il Lugana. Al secondo posto, a diverse lunghezze, il Lazio sia per il Primitivo di Manduria (15%) sia per il Salento Igt (14%), il Veneto per il Lugana (14%) e l’Emilia-Romagna per il Valdobbiadene Prosecco Superiore (12%). Il prezzo medio delle bottiglie vendute è stato di 8,69 euro per il Primitivo, 8,46 euro per il Lugana (+5,6%), 6,66 euro per il Valdobbiadene Prosecco (+4,7%) e 6,58 euro per il Salento Igt.
Focus su Amarone, Barolo e Champagne
Accanto alla disamina sui vini a denominazione che hanno registrato la crescita più alta all’interno della propria categoria, il focus ha allargato l’approfondimento a tre importanti fine wines, vale a dire Amarone della Valpolicella, Barolo e Champagne. “L’analisi sugli acquirenti ha messo in luce come quasi il 75% delle bottiglie di Champagne sia acquistato dagli over 40, mentre Millennials e Gen Z sono più interessati ad Amarone e Barolo”, sottolinea Pantini. La Lombardia si conferma come prima regione di acquisto, seguita dal Lazio per Amarone e Barolo mentre per lo Champagne è l’Emilia-Romagna a strappare il secondo posto, con l’11% delle bottiglie acquistate nell’anno.
