Vitigni resistenti: la Germania ci punta, la Francia corre e l’Italia cosa fa?
Il seminario scientifico organizzato dalla Fondazione Edmund Mach e supportato dal Consorzio Innovazione Vini del Trentino e dell’Associazione Piwi international in occasione della cerimonia di premiazione dei migliori vini presentati alla seconda edizione della Rassegna nazionale dei vini Piwi organizzata dalla Fem ha offerto l’occasione per un confronto internazionale sull’applicazione di questa innovazione sostenibile.
La rassegna in numeri
- 82 vini
- 44 aziende
- 6 categorie
- 30 commissari:
- 5 giornalisti enogastronomici
- 5 sommelier
- 5 comunicatori del vino
Un appello alla politica
La tavola rotonda è stata moderata dal dirigente del Centro di Ricerca e innovazione della Fondazione, prof. Mario Pezzotti, che ha lanciato un appello alla politica nazionale perché si dia corso alle scelte che liberino l’innovazione genetica in viticoltura.
Un saluto tutt’altro che formale quello del presidente di Fem Mirco Maria Franco Cattani, che ha sollecitato scelte coerenti affinchè i vini ottenuti dalle varietà resistenti possano essere utilizzate nei vini dop e dopg. Dal canto suo il presidente di Piwi international Alexander Morandel ha evidenziato che quello dei vitigni resistenti «sta diventando un tema di interesse non solo europeo, ma globale».
Il presidente di Civit, il consorzio innovazione in viticoltura, Enrico Giovannini ha ricordato il ruolo del consorzio che è quello di portare in campo le novità e i risultati della ricerca della Fondazione Mach.
Una risposta alle strettoie del Green deal
Ulrich Fichler del Weincampus di Neustadt, (Germania), dopo aver evidenziato che siamo in una fase nella quale l’agricoltura e la viti-frutticoltura sono particolarmente sotto pressione per gli obiettivi di sostenibilità dell’European Green Deal, ha ricordato l’importanza di puntare sui vini Piwi, sia nell’interesse dell’ambiente che dei produttori e non ultimo dei consumatori sempre più sensibili ai temi ambientali. «Fondamentale è però superare la ritrosia ancora presente per la loro adozione». Ha quindi presentato i risultati delle molte prove eseguite con risultati lusinghieri daI suo Istituto.
Lo Champagne del futuro
Molto atteso l’intervento di Geraldine Uriel, del Comitato interprofessionale del vino dello Champagne, che ha portato la sua testimonianza sulla ricerca condotta nella regione e di come le nuove varietà resistenti siano state integrate nello Champagne. Dove sui 32 mila ettari di vigneti in cui si producono le famose bollicine, già nel 2014 è stato uno dei primi territori a investire in un ambizioso programma di innovazione con l’obiettivo di selezionare , entro il 2030, varietà che siano durevolmente resistenti all’oidio e alla peronospora e che preservino la tipicità dei vitigni della Champagne che sono principalmente il Chardonnay e il Pinot Nero. «Siamo aperti anche alle varietà sperimentate all’estero - ha aggiunto - ma devono avere le giuste caratteristiche per rispettare la vocazione del territorio e la tipicità».
Dietro l'angolo i vitigni Tea
Gabriele Di Gaspero, dell’Istituto di Genomica Applicata di Udine, sottolineando le potenzialità delle Tecnologie di evoluzione assistita, ha evocato il ruolo di queste tecnologie futuribili nell’indurre un’accelerazione nell’innovazione genetica per un’agricoltura di precisione. Ha quindi auspicato un veloce cambio della percezione dell’opinione pubblica verso l’innovazione genetica in agricoltura. Unanime la convinzione che sia necessaria una maggiore informazione sulle potenzialità dei vini Piwi e la Fem con questo evento vuole valorizzare l’attività di ricerca e sperimentazione sulle varietà tolleranti.
La premiazione
Per concludere la intesa mattinata, la cerimonia di premiazione dei vincitori del concorso, e l’allestimento di tavoli di assaggio dei vini presentati alla rassegna coinvolgendo anche gli studenti del corso che dopo aver preparato i prodotti alimentari in degustazione li hanno assaggiati per arricchire le loro competenze acquisite in classe.
82 i vini presentati, provenienti da 44 le cantine di tutta l’Italia, sei le tipologie dei vini, a dimostrazione dell’interesse per questi vini ottenuti da viti resistenti alle principali malattie crittogame: oidio e peronospora lungo tutto lo stivale.
Vitigni Piwi e coltivazione in Italia
Piwi è acronimo della parola tedesca Pilzwiderstandsfähig che significa "viti resistenti ai funghi". Con il regolamento pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 6 dicembre 2021, l’Unione Europea ha dato il suo via libera all’inserimento dei vitigni resistenti alle malattie fungine o Piwi nei vini a Denominazione di Origine. Il Registro Nazionale delle Varietà di Vino comprende ad oggi 36 varietà Piwi e la superficie coltivata con queste varietà supera alcune centinaia di ettari. Ad oggi la coltivazione delle varietà risulta autorizzata in Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Abruzzo, Emilia-Romagna e Marche, ed è in via di autorizzazione in altre Regioni.
L’impegno della ricerca Fem
La Fondazione Edmund Mach ha da sempre a cuore la ricerca dell’innovazione come strumento da fornire agli agricoltori per affrontare nuove sfide. Oggi la sfida più grande che l’agricoltura deve affrontare è la necessità di rendere sostenibile le coltivazioni da un punto di vista economico, sociale ed ambientale. A tale sfida la FEM sta rispondendo con diversi strumenti, uno dei quali è il miglioramento genetico delle principali coltivazioni presenti nel Trentino: vite, melo e piccoli frutti. Con questo evento la FEM intende valorizzare anche l'attività di ricerca e sperimentazione sulle varietà tolleranti che ha portato ad iscrivere del Registro nazionale delle varietà di vite quattro nuove selezioni provenienti dall’attività di miglioramento genetico, grazie alla collaborazione del consorzio CIVIT: Termantis, Nermantis, Charvir e Valnosia.
Di recente tramite il progetto VEVIR queste varietà sono risultate ottimali per la coltivazione in Trentino accanto a Solaris, Souvignier gris, Bronner, Palma, Johanniter e Pinot Regina.
I vincitori della 2° Rassegna Nazionale di vini da uve Piwi
Il podio dei bianchi:
Primo | Az. Agr. Terre di Ger - Feltro Bianco 2021 |
Secondo | Weingut Plonerhof - Solaris 2021 |
Terzo | Az. Agri. Mussino Federico - Bronner 2021 |
Diploma di Menzione d’onore:
Az. Agr. Terre di Ger – Arconi Bianco | 2021 |
Soc. Agri. Albafiorita – M’Ama | 2021 |
Le Carline – Sauvignon Resiliens | 2021 |
Cantina di La-Vis e Valle di Cembra – Bronner | 2021 |
Az. Vitivinicola Parco del Venda – Cigno Bianco | 2021 |
Az. Agri. Clementi Silvano – Aromatta | 2020 |
Werner Morandell LieseleHof – Julian | 2019 |
Azienda Agricola Gentili – Souvignier Gris | 2020 |
Terre Alte d’Alpago S.s. - Soratesa | 2021 |
Pravis – Naran Solaris | 2021 |
Il podio dei vini frizzanti:
Primo | La cantina Pizzolato S.r.l. - Hurrà 2021 |
Secondo | Az. Agr. Sartori Michele - Diadema 2021 |
Terzo | Az. Agri. Pojer e Sandri - Zero Infinito 2021 |
Diploma di Menzione d’onore:
La cantina Pizzolato - Hoopa | 2021 |
Il podio dei Vini Spumanti Metodo Charmat:
Primo | Le Carezze - Iris 2021 |
Secondo | Le Carline - Resiliens 2021 |
Terzo | Cantina Colli del Soligo – Johanniter 2021 |
Diploma di Menzione d’onore:
Az. Agr. Terre di Ger – Rufini | 2021 |
Il podio dei vini Spumanti Metodo Classico:
Primo | Pravis - Naran Pravis 2018 |
Secondo | Cantina Sociale di Trento - Santacolomba Brut 2020 |
Terzo | Villa Persani - /càn·di·do/ 2019 |
Il podio dei vini Orange:
Primo | LieseleHof - Julian Orange 2020 |
Secondo | Nove Lune - Rukh 2020 |
Terzo | Gianni Tessari Soc. Agri. - Rebellis 2020 |
Diploma di Menzione d’onore:
Az. Agri. Pojer e Sandri - Zero Infinito perpetuo | 2021 |
Il podio dei vini Rossi:
Primo | Az. Agr. Terre di Ger - Caliere Rosso 2020 |
Secondo | Le Carezze - Urano 2019 |
Terzo | Il Brolo Società Agricola - Dama Selvaggia 2021 |
Diploma di Menzione d’onore:
Az. Agr. Terre di Ger – El Masut | 2020 |
Az. Agr. Bondaion – El Losc | 2020 |
Le Carline – Resiliens | 2021 |
Vincitore Assoluto (il vino che ha ottenuto il punteggio più alto della Rassegna)
Az. Agr. Terre di Ger - Feltro Bianco 2021 |
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