"Mal comune mezzo gaudio", recita un vecchio adagio, che potrebbe adattarsi anche per l'attuale situazione vendemmiale a livello continentale.
A livello europeo, infatti, ci sarà una vendemmia sotto la media, con una perdita secca di circa 10 milioni di ettolitri, stando alle previsioni di Assoenologi, Ismea e Unione Italia Vini.
Anche in Spagna regresso del 12-14% delle quantità
Non solo Italia, dunque, dove si ipotizza il calo del -12%, pari o di poco inferiore alla Spagna, dove si chiuderà una vendemmia in calo di 12-14 punti percentuali, anche a causa delle piogge torrenziali che hanno colpito alcune zone del Paese.
Il dato finale dovrebbe aggirarsi sui 35 milioni di ettolitri.
Germania stabile, Portogallo a +8%
Per la Germania si attende invece una chiusura della campagna vendemmiale in linea con lo scorso anno a 8,8 milioni di ettolitri, mentre va su il Portogallo che, con un +8%, raggiungerà i 7,4 milioni di ettolitri.
Francia conferma i livelli 2022 e torna prima
La Francia dovrebbe attestarsi più o meno sulle stesse quantità dello scorso anno, con cali per Bordeaux (-9%) e Champagne (-2%), ma con la Borgogna a +11%, dati che fanno prevedere per i cugini d'oltralpe la risalita al primo posto della classifica dei produttori.
Nell'Emisfero Sud tutti con il segno meno, salvo il Cile
Fuori dal vecchio continente si osserva come tutti i principali produttori dell’Emisfero Sud registrino una produzione in calo rispetto allo scorso anno, eccezion fatta per il Cile (+1,3% a 12,6 milioni di ettolitri).
A seguire c’è l’Australia a 11,1 milioni di ettolitri (-13,1%), il Sud Africa a 9,5 milioni (-6%), l’Argentina a 9 milioni (-21%) e la Nuova Zelanda a 2,9 milioni (-22,2%).