L’Umbria del vino, nella regione piccola c’è il vino buono

Nella sede della Camera di Commercio assaggiati alla cieca 162 vini (bianchi, rossi, rosati, spumanti di qualità, frizzanti, dolci) di 58 aziende vitivinicole

La qualità delle produzioni è ormai riconosciuta, ma la strada da percorrere è ancora lunga per aumentare la visibilità nel panorama nazionale e soprattutto a livello internazionale

Nella regione piccola ci sono i vini buoni. Potrebbe essere questo, parafrasando un vecchio adagio, il claim del concorso “L’Umbria del Vino” giunto alla sua seconda edizione, della quale si sono conclude le sedute di assaggio della commissione di qualità presieduta dal presidente nazionale e internazionale degli Enologi Riccardo Cotarella.
Nella sede della Camera di Commercio dell’Umbria sono stati assaggiati alla cieca 162 vini (bianchi, rossi, rosati, spumanti di qualità, frizzanti, dolci) di 58 aziende vitivinicole.

La regione poco visibile a livello internazionale

Vini umbri in buona salute, con una qualità ormai riconosciuta, ma la strada da percorrere è ancora lunga per aumentare la visibilità nel panorama nazionale e soprattutto a livello internazionale.
Questa l'estrema sintesi dell'iniziativa svoltasi presso la sede di Perugia della Camera di Commercio dell’Umbria, ideatrice del concorso enologico, che si affianca ad altri storici premi legati all'olio e alla birra.

In concorso solo DOC, DOCG e IGT

La Commissione di degustazione era composta da 7 membri, di cui 4 enologi tecnici degustatori ed i restanti scelti fra esperti del settore vinicolo, sommelier, specialisti nell’ambito della comunicazione e della ristorazione.
Fatta eccezione per gli spumanti di qualità, i vini partecipanti erano tutti classificati esclusivamente come DOC (denominazione di origine controllata), DOCG (denominazione di origine controllata garantita) e IGT (indicazioni geografiche tipiche).

Vino punta di diamante dell'agroalimentare umbro

Sullo stato di salute del vino umbro si è espresso il capo panel Riccardo Cotarella: “Il vino è la punta più rilevante dell’agroalimentare umbro e ci sono buone prospettive per implementare la sua visibilità nel mondo. Oggi c’è molta più attenzione di prima ma non quanto il vino umbro merita. Anche se molto è stato fatto gli obiettivi non stono stati ancora raggiunti”. A livello internazionale i vini dell'Umbria sono conosciuti ancor di meno che nella penisola.

Grande vitalità delle cantine medie e piccole

"L’Umbria del Vino" prosegue un percorso che guarda alla valorizzazione dell’attività delle aziende vitivinicole umbre, con particolare riferimento alle medie e piccole realtà, che si stanno caratterizzando, come dimostra anche la recente nascita del Distretto del Vino, grande vitalità.
Lo ricorda il presidente della Camera di Commercio dell’Umbria Giorgio Mencaroni: “Il numero delle cantine che hanno partecipato alla seconda edizione del concorso con un elevato numero di etichette ci conforta”.

Proclamazione dei vincitori a febbraio

Il concorso prevede ora il momento della proclamazione, quando verranno svelate pubblicamente le cantine vincitrici, e la cerimonia finale di premiazione dei vini vincitori che si terranno nel mese di febbraio.
A promuovere “L’Umbria del vino”  è la Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura dell’Umbria, con segreteria organizzativa a cura della sua Azienda speciale Promocamera.

L’Umbria del vino, nella regione piccola c’è il vino buono - Ultima modifica: 2023-01-31T22:39:01+01:00 da Gilberto Santucci

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