È stato approvato il disciplinare di certificazione nazionale della sostenibilità della filiera vitivinicola.
Ne dà notizia il Ministero delle Politiche agricole con un comunicato. Il decreto, particolarmente atteso da tutti gli operatori del settore, mette a sistema le buone pratiche e le esperienze condotte nel settore vitivinicolo, attraverso i vari schemi di certificazione della qualità sostenibile operanti a livello nazionale.
Ne abbiamo parlato qui:
«Italia primo Paese a dotarsi di una certificazione di sostenibilità del vino»
Un taglio alla “lunga coda” della sostenibilità
I vantaggi di uno standard unico
La filiera vitivinicola italiana, attraverso lo standard unico, si dota così di un nuovo strumento di intervento, finalizzato a garantire una vitivinicoltura più sostenibile e in linea con i più recenti indirizzi contenuti delle diverse strategie europee e declinate dalla nuova Politica agricola comune.
Le procedure del marchio dell’apetta
Per l’annualità 2022, la certificazione della sostenibilità vitivinicola verrà avviata utilizzando le procedure e gli standard previsti dal Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata (SQNPI), in attesa del completamento del processo di integrazione dei diversi sistemi, da portare a termine nell’annualità 2023.
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