I colossi del vino ai raggi X di Mediobanca

L'indagine sul settore vinicolo nazionale ha coinvolto 251 società di capitali che rappresentano l'85,3% del fatturato dell'intero comparto; attesa per il 2022 una crescita intorno al 5%

Lo studio di Mediobanca sui vini italiani rileva che a crescere sono soprattutto i mercati stranieri e gli spumanti; escalation delle vendite online che nel 2025 potrebbero arrivare a toccare una quota di mercato pari al 6%

L’area studi di Mediobanca ha pubblicato l’indagine sul settore vinicolo nazionale, un lavoro di analisi che ha coinvolto le 251 principali società di capitali italiane con fatturato 2020 superiore ai 20 milioni di euro e ricavi aggregati pari a 9,3 miliardi di euro, un campione particolarmente significativo visto che rappresenta l'85,3% del fatturato nazionale del settore.

Focus sui mercati, sui canali distributivi e sulle tipologie

Lo studio - disponibile per il download - comprende dei focus sui canali distributivi del vino, sui più importanti mercati di sbocco e sulle tipologie di prodotto più richieste, senza dimenticare di dare conto anche di alcune specificità regionali. Un ulteriore sguardo dell'indagine è poi rivolto alle operazioni di acquisizioni e fusioni tra le società del settore e ai risultati delle maggiori piattaforme di vendita online.

La crescita attesa per il 2022 si attesta intorno al 5%

Stando al rapporto dell'area studi di Mediobanca, nonostante le tensioni in atto, i maggiori produttori di vino si attendono per il 2022 una crescita del 4,8%, che potrebbe salire al 5,6% se si prende in considerazione solo l'export. A spingere le vendite sono le bollicine (+5,7% i ricavi complessivi, +7,5% l'export), mentre per i vini fermi si prevede un più modesto ma sempre apprezzabile +4,6% (+5,3% l'export).

Bene il 2021, ma le cooperative crescono meno

Nonostante la pandemia, anche il 2021 è stato soddisfacente per i maggiori produttori italiani di vino: l'anno ha chiuso infatti con un aumento del fatturato del 14,2% (+14,8% il mercato interno, +13,6% l'estero). Le rilevazioni confermano che i vini frizzanti (+21%) hanno accelerato più dei vini fermi (+12,4%), con le cooperative vitivinicole che sono cresciute del 9,2%, oltre 10 punti percentuali meno delle non cooperative.

La GDO ha superato la quota di un terzo del mercato

A livello di mercati esteri il peso maggiore è quello dei Paesi europei con il 41,2% dell'export; seconda area di destinazione il Nord America (34,1%), nel cui continente si segnala anche la crescita importante dell'America centro-meridionale (+22,8%). Venendo invece ai segmenti, il 2021 vede il canale della GDO conquistare una quota del 35,6% del mercato e una ripresa dell'Horeca che tocca il 15,9%.

Escalation e-commerce ma è solo il 4% del mercato

Il dato più  significativo è quello riferito all'e-commerce, cresciuto ben oltre le previsioni, anche se il peso specifico sul totale si ferma al 4% nelle vendite di vino (era il 2% nel 2018); la stima è che possa arrivare al 6% entro il 2025. Lo sviluppo delle vendite on-line di vino, che ha subiìto un’accelerazione anche in seguito al lockdown, emerge in modo netto dall’analisi dei fatturati del triennio 2018-2020 dei principali player nazionali.

Numeri da record per le piattaforme specializzate

La classifica dei colossi del settore è guidata da Tannico, società che nel 2020 ha fatto registrare ricavi per 37,1 milioni di euro, in crescita dell’83% sul 2019. Seguono due società con aumenti in tripla cifra: Vino.com, che ha superato i 30 milioni di euro di fatturato con un +218,7% sul 2019, e Bernabei, con ricavi pari a 25,9 milioni, in aumento del 160,4%. Sopra i 10 milioni di euro anche il fatturato di Callmewine (12,4 milioni), in aumento del 93,3%.

Non solo Tannico: realtà minori segnano un +500%

"Il 2020 è stato un anno di forte sviluppo anche per realtà di minori dimensioni, alcune delle quali nate proprio in pieno boom", viene evidenziato dallo studio di Mediobanca. Infatti, un forte trend di crescita ha interessato pure XtraWine che, raddoppiando il proprio fatturato rispetto all’anno precedente, ha superato i 7 milioni di euro, e Winelivery che si avvicina allo stesso importo forte di una crescita del 491,6%.

Vendite online: +132% nel 2020, +60% nel 2020

In Italia il mercato delle vendite online di vino è ben rappresentato dai tanti siti specializzati che negli anni si sono affermati e catalizzano le preferenze degli appassionati di vino. Nel complesso, nel 2020, le principali piattaforme specializzate nella vendita di vino on-line hanno incrementato i propri ricavi del 132,8% sul 2019. Dai preconsuntivi 2021 risulta un ulteriore incremento superiore al 60%.

Il 90% del wine e-commerce passa per i siti dedicati

Se si escludono le vendite on-line che transitano dai siti aziendali e da quelli della Gdo - è l'annotazione di Mediobanca - oltre il 90% del wine e-commerce è intercettato da piattaforme specializzate che presentano un ampio assortimento di etichette. Ancora minoritario, circa il 3%, è l’utilizzo di piattaforme generiche, tipo Amazon, per l’acquisto di vino.

 

I colossi del vino ai raggi X di Mediobanca - Ultima modifica: 2022-06-06T23:10:02+02:00 da Gilberto Santucci

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