L’impatto della digital transformation nel settore vitivinicolo incide oggi sulle diverse fasi del processo produttivo. In tale contesto si inserisce il progetto “Smart Data”, per la gestione intelligente dei dati nelle attività in vigna e cantina (www.go-smartdata.it).
Il progetto ha come obiettivo la creazione di valore aggiunto e l’adozione di nuove modalità di trasformazione e commercializzazione per la filiera vitivinicola. Un obiettivo da raggiungere attraverso un modello di innovazione basato sull’adattamento di processi e tecnologie già esistenti, per valorizzare qualitativamente le produzioni, aumentando la competitività dell’impresa e la salute dei consumatori.
La piattaforma in cloud
Le azioni progettuali (v. riquadro a destra) hanno permesso alle aziende vitivinicole di usufruire dei Sistemi di supporto alle decisioni (Dss) integrati nella piattaforma informatica scelta ai fini del piano operativo (piattaforma Gias di Agronica Group srl, consulente IT di progetto).
I Dss sono costituiti da un sistema software che acquisisce i dati relativi all’ambiente di coltivazione, li organizza, li interpreta grazie a conoscenze esperte attraverso algoritmi di analisi e li elabora al fine di supportare l’utente finale nel miglioramento dei processi decisionali. In particolare, i Dss messi a disposizione del progetto permettono di pianificare in maniera mirata gli interventi di difesa e irrigazione, razionalizzando le applicazioni in base al reale stato della coltura ed evitando interventi superflui in vigneto. I vantaggi sono sia in termini economici che ambientali, migliorando al contempo anche la qualità del prodotto finale.
Sintesi da VVQ 1/2023
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Meno acqua e agrofarmaci
Da una validazione pluriennale in campo dei Dss presi in considerazione, si è registrato un risparmio che si attesta intorno al 30% sia dei prodotti fitosanitari che dei volumi di acqua impiegati rispetto a una programmazione tradizionale degli interventi. I Dss in questione sono stati sviluppati utilizzando algoritmi complessi, calibrati grazie alla continua collaborazione con centri di saggio, agricoltori e team di esperti.
I dati acquisiti sono integrati alle informazioni raccolte dalle centraline meteo poste in campo ai fini progettuali. Il monitoraggio diretto in azienda del microclima è infatti determinante sia per lo sviluppo delle avversità, che per pianificare gli interventi di difesa e irrigazione. Attraverso indici sintetici e schermate grafiche vengono forniti consigli irrigui e alert sull’insorgenza di avversità biotiche in modo da consentire sia una consultazione facile e intuitiva, che un approfondimento su dati analitici. Questo approccio consente di:
- monitorare da remoto le variabili necessarie a vagliare le decisioni;
- ridurre i costi di gestione e coltivazione;
- ottimizzare le risorse mediante azioni mirate;
- incrementare la qualità dei prodotti e le rese;
- salvaguardare l’ambiente e la biodiversità.
Patogeni e insetti
Per quanto concerne la difesa della vite, sono messi a disposizioni del progetto i modelli previsionali che simulano lo sviluppo delle infezioni primarie di peronospora, permettendo di seguire la germinazione delle oospore e valutare il ricorso o meno a trattamenti preventivi. Può essere simulato anche l’andamento delle infezioni primarie e la gravità delle prime infezioni secondarie dell’oidio e l’andamento delle infezioni, con il conseguente livello di rischio, della muffa grigia.
Infine è possibile utilizzare il modello fenologico che simula la presenza dei diversi stadi di tignoletta, monitorandone le 3 generazioni all’anno. Il Dss permette così una pianificazione mirata della strategia di difesa in linea con le richieste delle politiche europee (ad esempio Farm to Fork), migliorando il timing d’applicazione e l’efficacia dei prodotti fitosanitari.
Gli interventi irrigui
Per quanto riguarda invece il “Dss irrigazione” a disposizione del progetto, la piattaforma Gias è integrata con il servizio Irriframe, progetto Anbi (Associazione nazionale Consorzi di gestione del territorio e acque irrigue) con l’obiettivo di indicare il preciso momento di intervento irriguo e il volume di adacquata, che si alimenta dei dati del modello di calcolo del bilancio idrico. Il Dss permette di visualizzare:
- trend di umidità negli appezzamenti monitorati;
- range ottimale di umidità da mantenere per rispetto alla tipologia di terreno e le caratteristiche della coltura monitorata;
- previsione delle prossime irrigazioni, ovvero il turno e il volume irriguo sulla base dell’assorbimento giornaliero;
- storico dei dati di umidità dal momento di installazione della sensoristica.
Anche in questo caso l’obiettivo è evitare gli stress colturali, ottimizzando la produzione sia a livello quantitativo che qualitativo, risparmiando i mezzi tecnici e le risorse ambientali, e raggiungendo una facilità di utilizzo dei tools di progetto, con modelli previsionali affidabili e beneficiando dei vantaggi economici che ne derivano.
Nella piattaforma informatica di progetto è presente quindi un sistema esperto che fornisce indicazioni dinamiche sulla corretta esecuzione quali-quantitativa degli interventi agronomici da effettuare. Inoltre, sono messe a disposizione tutte le informazioni relative al rispetto dei disciplinari di produzione (come Agriqualità, Agricoltura Biologica, Bcaa, Cgo, etc.) per permettere all’imprenditore agricolo di eseguire le diverse operazioni colturali nel pieno rispetto dei vincoli previsti.
Sintesi da VVQ 1/2023
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L’estrazione dei polifenoli
In ambito vitivinicolo, i Dss forniscono supporto non solo per la protezione delle colture e in termini di irrigazioni, ma sviluppandosi per assistere l’intera gestione del sistema vigneto, fino ad arrivare alla cantina.
Un’importante innovazione legata alle azioni del progetto “Smart Data” è stata proprio quella di sviluppare un prototipo per l’acquisizione di spettri Vis-Nir per migliorare il monitoraggio costante del contenuto in polifenoli in fase estrattiva associata alla vinificazione e all’automazione dei processi.
I modelli predittivi, da implementare nel corso delle ultime fasi del progetto, saranno caricati sulla piattaforma Cloud e utilizzati per la restituzione del valore numerico all’operatore, in modo da costituire essi stessi un Dss di cantina.
Un progetto Pei Agri Toscano
il progetto “Smart Data” è coordinato dal Collegio Agrotecnici e Agrotecnici laureati di Arezzo, Grosseto, Perugia, Siena, Terni, il progetto coinvolge diversi partner, quali Ri.Nova Soc. Coop. (ex CRPV), il Dip. DIBAF – dell’Università degli Studi della Tuscia, la Fondazione Per La Consulenza In Agricoltura (FONDAGRI), e 4 aziende vitivinicole della provincia di Arezzo (Azienda agricola Tenuta Frassineto, Società agricola Buccelletti vivai S.S, Azienda agricola Carlo Tanganelli di Marco Tanganelli e Azienda Agricola Santo Stefano di Bernardini Michele).
Il progetto è finanziato ai sensi del Reg. (Ue) 1305/2013 del PSR 2014-2020 della Regione Toscana – Bando relativo al sostegno per l’attuazione dei Piani Strategici e la costituzione e gestione dei Gruppi Operativi (GO) del Partenariato Europeo per l’Innovazione in materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura (PEI - AGRI).
Le attività
Il progetto Smart Data ha previsto e prevede una serie di attività, tra cui:
- la customizzazione di una piattaforma in cloud che offra alle aziende un sistema completo di strumenti e informazioni per controllare con precisione sia i fattori che concorrono a determinare lo stato di salute della coltura, associato alle esigenze di irrigazione e alle condizioni climatiche, che le innovazioni introdotte in cantina;
- la realizzazione di un prototipo di spettrofotometro VIS-NIR portatile, a basso costo di progettazione, utilizzabile presso le cantine (anche come DSS) e destinato ad analizzare in continuo il tenore in polifenoli, antociani e flavonoidi nei mosti e nei vini. Il fine è quello di garantire una maggiore efficienza dei percorsi di produzione, nonché elevati standard qualitativi nel corso del processo di vinificazione;
- la realizzazione di un sito Web che raccolga i dati e le analisi dei risultati, che attraverso alcuni indicatori grafici possa restituire visivamente la conformità alle normative di riferimento e la tracciabilità dei processi e dei prodotti lungo tutta la filiera, con il fine ultimo di assicurare la qualità del prodotto e la sicurezza per il consumatore;
- l’applicazione di un codice QR code in etichetta, che possa riportare i consumatori interessati al sito web aziendale contenente i dati di tracciabilità.
Un futuro di blockchain
Il progetto si concretizza di fatto in un’innovazione di processo, che utilizza tecnologie e soluzioni già disponibili sul mercato, che possono essere introdotte in azienda con alcune semplici modifiche o customizzazioni. Il piano strategico, ora nelle sue ultime fasi di operatività, prevede di mettere a disposizione delle imprese vitivinicole coinvolte, ed eventualmente coinvolgibili in una iniziativa ex-post, un sistema di utilità a operatività immediata, valido anche nel lungo termine, che permetta loro di garantire la più completa tracciabilità delle operazioni produttive e di farla conoscere al consumatore.
Federica Rossi
Ri.Nova Soc. Coop.
(Go SmartData)