«Vogliamo creare un’Italia diversa rispetto al passato, un’Italia più consapevole e soprattutto un’Italia dove i nostri giovani possano essere orgogliosi del Paese dove sono nati e vivono». Cosi ha dichiarato il Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo Sen. Gian Marco Centinaio oggi a Napoli in occasione di un incontro con la Scuola quadri Lega Napoli, poco dopo la firma del decreto Enoturismo (leggi qui per maggiori dettagli).
Abbinamento vincente
«Girando i nostri territori – ha continuato - sono convinto che ci sono settori della nostra economia che possono diventare motore trainante nonché la locomotiva che permette al nostro Paese di uscire dalle sabbie mobili. Questi settori sono l’agricoltura e il turismo». «All’estero l’Italia viene vista come un’eccellenza e noi italiani spesso non lo vediamo, da Bolzano a Lampedusa diamo per scontato ciò che abbiamo. Provenendo dal settore turistico conosco il comparto, in particolare qualche settimana fa sono andata in Cina per parlare con il mio omonimo che mi ha riferito di come l’Italia e la Cina siano due super potenze mondiali nel settore del turismo, fuori dal nostro Paese ci vedono così».
«Abbiamo ottomila chilometri di costa, i siti Unesco più importanti al mondo, le citta d’arte che sono dei musei a cielo aperto, abbiamo dei paesaggi rurali invidiati da tutti e la gente fa migliaia di chilometri per vederli e noi tutto questo lo diamo per scontato. Abbiamo la storia d’italia che nessun Paese oltre i nostri confini possiede. Pensate a Roma, a Firenze a Capri solo per citare alcuni esempi, pensiamo a quanto potremmo sfruttare il settore turistico, valorizzandolo e promuovendolo. Meno del 50 per cento dei turisti cinesi conosce l’italia. Pensate a quante potenzialità abbiamo e quanto potremmo investire».
Il ministro ribadisce quindi il suo impegno nel valorizzare i settori dell’agricoltura e del turismo, perchè i turisti vengono a visitare i nostri territori perché l’italia è un paese da vedere, mangiare e bere.
Territori da bere
«Crediamo in questo progetto – ha concluso Centinaio - ed è il sistema Italia che lo chiede e tutti insieme stiamo lavorando presentandoci, soprattutto nei confronti dei buyer internazionali, in maniera omogenea. Vogliamo portare nel resto del mondo il turismo e l’agroalimentare, facendo assaggiare il vino dell’Irpinia raccontando lo storytelling, caratterizzato da persone che lavorano e da un territorio che puoi conoscere assaporando quel determinato vino».