Assicurazioni, ecco le polizze più adatte per chi produce uve di qualità

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Esistono strumenti che tutelano le diverse fasi fenologiche delle produzioni vegetali in campo dal manifestarsi di avversità climatiche sempre più estreme, volte a garantire la perdita di resa quanti/qualitativa così come definita annualmente dal Pgra

Il settore vitivinicolo è sempre più esposto a cambiamenti climatici avversi. Pertanto, negli ultimi anni il mercato al fine di rispondere alle crescenti esigenze degli imprenditori agricoli, in particolare dei produttori di uve e vini di qualità dall’alto valore economico, sta proponendo e predisponendo polizze ad hoc in grado di soddisfare le perdite economiche conseguenza diretta dei danni quantitativi e qualitativi subiti dai prodotti oggetto di copertura assicurativa. L’obiettivo è dunque offrire polizze su misura sempre più in grado di rispondere concretamente alle necessità sollevate dal mercato.

Polizze specifiche per i vigneti

Proprio per i vigneti, VH Italia Assicurazioni, filiale italiana della compagnia di assicurazioni specializzata nella gestione del rischio in agricoltura Vereinigte Hagelversicherung VVaG, ha creato un prodotto specifico: la linea Securfarm®. Questi prodotti assicurativi combinano l’esperienza maturata in Germania con la tipicità del mercato italiano per offrire agli agricoltori coperture altamente innovative e flessibili.

Le caratteristiche principali di questo prodotto si configurano nelle aliquote di franchigia di tipo scalare, che si riduce a zero per danni particolarmente elevati, e i criteri di determinazione della percentuale del danno innovativi e vantaggiosi.

Per l’uva da vino si riconosce una perdita di qualità direttamente correlata allo stadio di maturazione del prodotto. La valutazione del danno di qualità su uva da vino, (risultante da sperimentazioni eseguite in campo), si basa su analisi del danno differenziate a seconda della fase fenologica/periodo di accadimento del sinistro e dell’intensità del danno. Pertanto, si tiene conto delle reali perdite economiche subite in presenza di danni.

Le franchigie applicate in presenza di grandine e vento forte, a scelta del cliente, possono essere 20 scalare 0 o 30 scalare 0. Per tutte le altre avversità in forma singola o associata si applica una franchigia minima del 30%. Il limite del risarcimento in presenza di danni conseguenti al manifestarsi di avversità da grandine e vento forte è del 95%.

Linea standard

È la linea di prodotto tradizionale di VH Italia assicurazioni. Inizialmente sviluppata come monorischio grandine, è presto mutata in multirischio, in quanto, per esigenze di mercato, la sua applicabilità si è estesa a tutte le garanzie. Tale tipologia di prodotto trova applicazione per le avversità di frequenza, quali grandine, vento forte, eccesso di pioggia ed eccesso di neve, oltre alle accessorie: colpo di sole, vento caldo e sbalzo termico. La caratteristica principale di tale linea assicurativa è la presenza di una franchigia minima fissa applicabile a tutti i prodotti agricoli.

Sia nella polizza Securfarm che standard è riconosciuta la possibilità di applicare una maggiorazione del danno di qualità per colpi sui tralci fruttiferi qualora il perito, eseguite le analisi del caso, ne constati una particolare gravità dovuta all’intensità e alla frequenza dei colpi dovuti alla grandine.

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Franco Adami

Il parere di chi l’ha scelta: «Fondamentale proteggere la qualità»

«Nella multirischi che ho sottoscritto con Vh, mentre c’è una franchigia più alta sul danno qualitativo se il fenomeno avverso avviene nelle prime fasi fenologiche, questa quasi si annulla a ridosso della vendemmia: in pratica io posso produrre il mio vino anche se di qualità inferiore e vedermi risarcita la perdita economica. Un particolare che trovo molto interessante e mi ha convinto a scegliere questa compagnia».

Parole di Franco Adami, 61 anni, viticoltore di Vidor, in provincia di Treviso, che con il fratello Armando gestisce 14 ettari di vigneti a Glera e Chardonnay, grazie ai quali produce Valdobbiadene Prosecco Docg che esporta in 25 Paesi.

L’azienda Adami è cliente di VH Italia dal 2020 «proprio perché abbiamo trovato molto interessante il modo in cui fanno le liquidazioni in caso di danno specialmente l’aspetto che considera danno anche la perdita di qualità e non solo la perdita di quantità – spiega Franco –. La compagnia ha una tabella per stabilire i risarcimenti molto interessante soprattutto per chi produce uve e vini di qualità, perché tiene conto anche del danno di qualità, non solo di quello quantitativo».

Proprio la scorsa estate una grandinata ha colpito due dei vigneti dell’azienda in un periodo delicato della stagione, quasi a ridosso della vendemmia, che ha provocato un danno quantitativo quasi nullo ma un danno qualitativo significativo.

Altro aspetto che Adami apprezza della polizza sottoscritta con Vh Italia è la possibilità di valutare il danno in percentuale sul singolo appezzamento e non sul totale degli ettari vitati dell’azienda agricola. Ciò permette di ottenere rimborsi puntuali per ogni impianto, anche se il resto degli ettari non è stato interessato dalle avversità.

Ma non è tutto. Tra i suoi vigneti Adami ha dei Cru, come il “Vigneto Giardino”, quattro ettari di filari il cui valore è superiore alla media degli altri. Questi sono protetti con valori più alti, perché le uve sono più preziose e non sostituibili in cantina. In questo caso il rimborso per la perdita di qualità diventa fondamentale.

Assicurazioni, ecco le polizze più adatte per chi produce uve di qualità - Ultima modifica: 2021-04-14T09:41:21+02:00 da Simone Martarello

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