“Se per i vini da tavola e i vin de pays il Bag-in-Box ha già dimostrato di poter dare ottimi risultati, per i vini di alta gamma le sue potenzialità sono ancora tutte da testare”. Così Patrick Scheiber, capo della sezione vino del gruppo Auchan, dove le vendite di vino in BiB crescono del 12-15% ogni anno e rappresentano circa un quarto dell’intero volume di vino venduto. Arma anti-crisi, perché consente un calo significativo del prezzo al litro, il BiB sta attirando sempre più i produttori di vino, che investono in linee di confezionamento. La vera sfida del Bag-in-Box è quella di conquistare il gradimento di tutte le fasce di età e in tutte le stagioni. "Nel campo del vino, i tre quarti degli acquisti in BiB sono ancora fatti da soggetti della fascia di età tra i 50 e i 65 anni, ma il consumo di vino in questo tipo di packaging da parte di coloro che hanno meno di 35 anni è in aumento", afferma Florence Decock, Marketing Executive di Smurfit Kappa, leader europeo del Bag-in-Box. Per quanto riguarda la stagionalità, in Auchan il 70% del vino in BiB è attualmente venduto da maggio ad agosto. Le possibilità di crescita delle vendite di vino in BiB sono enormi, ma passano attraverso una triplice sfida: conquistare i giovani e le donne, identificare le occasioni di consumo (non solo il consumo quotidiano) e, soprattutto, convincere il consumatore a cercare un vino di qualità superiore in BiB per il consumo di tutti i giorni. Quest’ultimo punto appare essere il più difficile da risolvere. Perché un prezzo pari a 20 Euro sembra essere una soglia psicologica insuperabile, sottolinea Patrick Scheiber, secondo il quale per un’inversione di tendenza sarebbe necessaria una migliore e maggiore informazione sulle positive caratteristiche di questo packaging, soprattutto in termini di conservazione del prodotto e facilità di trasporto, “perché il BiB non deve essere relegato ai vini di primo prezzo”.
