(da Palermo) - Si insedierà fra qualche giorno, probabilmente prima di Ferragosto, il nuovo Cda dell’Irvo, l’Istituto regionale del vino e dell’olio. Andrà a gestire l’Istituto dopo oltre due anni in cui si sono alternate diverse figure dell’amministrazione regionale nella qualità di commissari.
Disco verde ai nuovi vertici
Con la delibera dello scorso 23 luglio la Giunta regionale, insieme al presidente la cui designazione per legge tocca alla Regione, sono stati nominati gli altri due componenti del cda sulla base delle proposte avanzate dalle organizzazioni professionali di categoria e delle Centrali cooperative.
La Giunta regionale già lo scorso 14 maggio aveva individuato il nuovo presidente in Sebastiano Di Bella, vitivinicoltore e navigato dirigente generale dell’Ars ora in pensione. Per la sua nomina ufficiale si attendeva il disco verde della prima Commissione dell'Ars, che è arrivato a metà giugno.
Con Di Bella presidente nel Cda dell’Irvo andranno Giuseppe Aleo in rappresentanza delle associazioni di agricoltori e segnalato da Copagri Sicilia, e Leonardo Taschetta, in rappresentanza delle organizzazioni professionali del movimento cooperativo, il cui nominativo è stato segnalato dall’Agci.
Il presidente
Il nuovo presidente Di Bella, palermitano, 67 anni, produttore con vigneti in provincia di Siracusa e Palermo ed ex segretario generale dell’Assemblea Regionale Siciliana, mette fine a un lungo periodo di commissariamento dell’ente regionale che si occupa di vino e olio, e impegnato ultimamente soprattutto nell’ambito della certificazione dei prodotti a denominazione territoriale (Doc Sicilia anzitutto).
I membri del Cda
Aleo, oggi presidente della Copagri Trapani, e con un lungo passato da dirigente della Cia-Agricoltori Italiani, segue da oltre trent’anni i settori trainanti dell’economia agricola siciliana. Esperto di olivicoltura e di vitivinicoltura, è stato tra i promotori del riconoscimento della Doc Erice e della Doc Salaparuta. Si è reso inoltre protagonista del raggiungimento degli accordi interprofessionali con il consorzio di tutela di Pantelleria e tra il 2011 e 2013 ha sottoscritto un’intesa con gli industriali marsalesi sul “prezzo minimo garantito” per il settore vitivinicolo.
Taschetta, invece, è presidente della Colomba Bianca una delle più grandi cooperative vitivinicole siciliane. L'azienda oggi conta, infatti, circa 2.480 soci e si estende lungo 7.500 ettari di vigneti tra le province di Trapani, Palermo, Agrigento, Caltanissetta e Ragusa, con 6 cantine tutte in territorio trapanese.