Il Consorzio di Tutela dei Vini del Sannio è pronto a sbarcare in Giappone. Ben 12 aziende della provincia di Benevento si stanno preparando per affrontare gli incontri B2B con gli stakeholder giapponesi, per promuovere il prodotto e il territorio di provenienza.
Città europea del vino, quali riscontri?
L’attività di promozione e valorizzazione della produzione vinicola sannita è ben radicata non solo nel vecchio continente, quanto nei Paesi asiatici e nelle Americhe. Ma contrariamente a quanto si immagina, il successo dell’export gode in minima parte del lavoro proposto nel 2019 dal riconoscimento della Città Europea del Vino Sannio-Falanghina, che a detta del presidente del Consorzio di Tutela Libero Rillo «non ha prodotto un tornaconto di immagine soddisfacente».
«Il percorso realizzato è stato interessante ma non è stato sfruttato a pieno, e il Consorzio è entrato in modo soltanto marginale in un’attività condotta principalmente dai Comuni». «Noi da anni portiamo avanti la promozione dei nostri vini nei mercati extra Unione Europea e dalla fine della pandemia siamo in grado di ripartire per intercettare nuove piazze in Italia, in Europea e in America - ha spiegato il presidente».
Crescita esponenziale
Con i suoi 5-6 milioni di bottiglie tra Doc e Igp, la Falanghina del Sannio registra una crescita esponenziale in tutte e tre le denominazioni, Sannio, Falanghina del Sannio e Sannio Doc Taburno, ma «manca una vera collaborazione delle amministrazioni locali per la promozione territoriale - critica Rillo».
«La parte pubblica deve curare le strade, deve costruire un ambiente accogliente e occuparsi del decoro urbano, perché chi arriva da noi si immerge nei paesi prima che nelle aziende. Da un territorio curato tutti trarrebbero vantaggio, e acquisterebbe lo stesso valore che ha oggi il Barolo, il Montalcino».
Competitività cercasi
Per questa ragione Rillo lavora alla costruzione del valore e della qualità eccelsa, utile a incrementare le fasce di prezzo del prodotto sannita. «L’anello debole di questa catena sono i viticoltori, che continuano a guadagnare poco. Il frazionamento eccessivo delle aziende espone i piccoli produttori a rischi di sopravvivenza, per questo la costituzione delle cooperative è una buona prospettiva».
«Abbiamo bisogno di mettere insieme almeno 100 mila bottiglie e rispondere alla domanda globale. Le aziende per essere competitive devono avere una dimensione più grande, in quanto contrariamente al passato, oggi i prodotti di nicchia sono invisibili e non riescono a farsi notare».
Il Consorzio di Tutela del Sannio riconosciuto dal Ministero per le Politiche Agricole lavora sia per intercettare fondi pubblici che per conquistare rotte inesplorate. «Siamo pronti a presentare progetti sull’OCM nei Paesi terzi, soprattutto negli Stati Uniti dove rileviamo la fetta di mercato più importante». «Nel maggio scorso abbiamo candidato un progetto di promozione in Svezia, in Danimarca, in Ungheria, e attendiamo l’esito di una candidatura per la promozione dei nostri prodotti sulle reti televisive nazionali».
Pizza e Falanghina
In Campania il Consorzio di Tutela ha siglato un accordo con Gino Sorbillo sul binomio “pizza e falanghina” come sponsor unici della guida del Gambero Rosso, che sarà presentata il 22 settembre. In particolare si propone l’abbinamento pizza e vino nelle pizzerie con tre spicchi, per esaltare la pizza napoletana e la Falanghina del Sannio.