Il Biochar è il prodotto della pirolisi derivata dalla combustione delle biomasse. Diversi studi hanno riconosciuto al Biochar, utilizzato nei terreni agricoli, un effetto fertilizzante e ammendante. La proprietà di trattenere a lungo l’umidità, aumentando la capacità idrica dei suoli, è legata alle caratteristiche fisiche del Biochar e alla distribuzione dimensionale dei suoi pori. In vigneto la carenza idrica prolungata, frequente soprattutto nei climi caldi delle regioni mediterranee, provoca uno stato di sofferenza delle piante che si ripercuote nel tempo anche sulla qualità delle uve. Lo studio svolto presso Marchesi Antinori dai ricercatori del CNR Ibimet di Firenze ha valutato l’effetto di due diverse dosi di Biochar distribuite in vigneto (22 e 44 ton/ha) sullo stato idrico del suolo e sulla disponibilità per le viti dell’acqua trattenuta. I risultati hanno evidenziato come i trattamenti con Biochar determinino un incremento dell’acqua disponibile e del potenziale idrico fogliare anche nei periodi di siccità, con conseguente aumento del tasso netto di fotosintesi e della conduttanza stomatica. Alla luce di questi risultati e di altri che saranno presto pubblicati sulla relazione dei trattamenti con la qualità delle uve, l’uso del Biochar va ad inserirsi tra le pratiche adatte per una gestione idrica corretta e razionale del vigneto, in una sempre crescente necessità di risparmio di acqua ad uso agricolo. Articolo originale: S. Baronti, F.P. Vaccari, F. Miglietta, C. Calzolari, E. Lugato, S. Orlandini, R. Pini, C. Zulian, L. Genesio. Impact of biochar application on plant water relations in Vitis vinifera.European Journal of Agronomy, Volume 53, February 2014, Pages 38-44. Abstract a cura di Alessandra Biondi Bartolini.