Nella convinzione che la produzione di vini di qualità in cantina non possa prescindere dalla produzione di uve di qualità in vigneto, le divisioni Lallemand Oenology e Lallemand Plant Care hanno collaborato per la messa a punto di due innovativi prodotti naturali ad applicazione fogliare, pensati per il miglioramento della qualità del vino a partire dal vigneto: LalVigne™ Mature e LalVigne™ Aroma. LalVigne™ è una soluzione naturale, esclusivamente a base di specifici lieviti inattivi, che agisce a livello di superficie fogliare della vite stimolando la produzione di metaboliti secondari positivi quali polifenoli e precursori aromatici, nel pieno rispetto delle caratteristiche varietali e territoriali. L’utilizzo di entrambi i prodotti prevede due trattamenti sull’intera parete fogliare, uno ad inizio invaiatura (circa al 5%) ed un secondo trattamento tra gli 8 ed i 14 giorni dopo il primo, preferibilmente 11-13 giorni dopo.
I principali risultati delle sperimentazioni
Dopo un’intensa e lunga fase di ricerca e sviluppo, nel 2011 sono iniziate le prove in vigneto condotte a livello mondiale, in collaborazione con Università, Istituti di ricerca e cantine. In Italia i prodotti LalVigne™, registrati e autorizzati dal 2014, sono stati utilizzati in tutte le principali aree viticole e la loro efficacia è stata ampiamente confermata sia su varietà internazionali che autoctone, quali ad esempio Cabernet Franc, Cabernet Sauvigon, Merlot, Sangiovese, Nebbiolo, Corvina, Montepulciano, Cannonau, Chardonnay, Sauvignon Blanc, Glera, Pinot Grigio, Trebbiano, Tocai, Verdicchio, Vermentino, Garganega.
Gli effetti sullo spessore della buccia
LalVigne Mature e LalVigne Aroma agiscono esclusivamente sul metabolismo secondario della pianta senza alcun impatto sull’accumulo zuccherino e sulla degradazione di acidi. Inoltre è stato dimostrato un importante effetto positivo di entrambi i prodotti sullo spessore della buccia, aspetto di cruciale importanza in quanto legato alla suscettibilità ai danni meccanici e di insetti (grafico 6).
L’esperienza dopo le gelate tardive
Dopo le gelate primaverili, a seconda dello stadio di sviluppo del germoglio e della varietà, si possono configurare diversi scenari. Quando sono interessati l’apice vegetativo e le inflorescenze, organi più sensibili alle gelate, la pianta reagisce con la produzione di femminelle non fertili determinando perdite di produzione molto consistenti. Se il danno interessa l’intero germoglio, la pianta reagisce attivando le gemme secondarie (di corona) che, anche se in minor misura, sono comunque fertili. In molti casi all’interno dello stesso vigneto, ed anche della stessa pianta, possiamo avere danni differenti con una conseguente disomogeneità di maturazione. In seguito alle gelate avvenute nel 2015 in Michigan (USA) e nel 2016 in Borgogna (Francia) l’utilizzo di LalVigne ha consentito di diminuire il divario di maturazione tra i grappoli dei germogli primari e quelli dalle gemme di corona, favorendo inoltre un miglior agostamento dei tralci delle viti trattate. Quando la produzione non è del tutto compromessa, l’intervento con LalVigne Aroma o LalVigne Mature può rappresentare una buona strategia per limitare i danni qualitativi derivanti dalle gelate. Indicazioni per l’applicazione di LalVigne™ Mature (1 kg/ha a trattamento) e LalVigne™ Aroma (3 kg/ha a trattamento).