Premiati a Otranto (LE) i vincitori del Concorso enologico nazionale dei vini Rosati promosso dalla Regione Puglia

Concorso Rosati d’Italia: i vincitori e il convegno

Veneto e Puglia le regioni più premiate con cinque medaglie; tre a Emilia Romagna e Lombardia, due all’Abruzzo

L’Italia en rosé può finalmente applaudire i 18 vini campioni del terzo Concorso enologico nazionale dei vini Rosati, promosso dall’assessorato alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia. Nel corso della cerimonia, tenutasi al Castello Aragonese di Otranto (LE) il 31 maggio 2014, l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari Fabrizio Nardoni, il senatore Dario Stefàno, ideatore dell’iniziativa, il presidente di Assoenologi Puglia Basilicata e Calabria Massimiliano Apollonio e il presidente dell’Accademia della Vite e del Vino Antonio Calò e la maestra di cucina Palma D’Onofrio, madrina dell’iniziativa, hanno premiato i tre migliori vini di ognuna delle sei categorie del concorso, che è stato autorizzato dal Ministero delle Politiche Agricole  e realizzato in partenariato con Assoenologi, Accademia Italiana della Vite e del Vino e Unioncamere Puglia. La cerimonia, condotta del giornalista RAI Attilio Romita, ha consacrato i migliori vini Rosati d’Italia, scelti tra 319 etichette di 245 cantine di tutte le 20 Regioni. L’elenco completo dei vincitori è consultabile sul sito dell’evento. In occasione della premiazione si è svolto anche il convegno internazionale I mercati del Rosato: identità, gradimento e prospettive. Dopo i saluti del sindaco di Otranto Luciano Cariddi, è intervenuto il presidente dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino Antonio Calò che ha confermato la conquista, per il vino Rosato,  di significative quote di mercato nei confronti degli altri vini. “La quota dell’export di questa qualità di vino – ha spiegato l’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, Fabrizio Nardonidice che nel settore dei Rosati ci sono margini di crescita e di sviluppo  ampi e concreti e in questo senso sia il Concorso che, ancora di più, le politiche di sostegno al marketing, alla promozione, all’ammodernamento e alla internazionalizzazione delle cantine pugliesi messe in atto dalla nostra amministrazione, provano a dare forza a un indirizzo di mercato che può essere di grande successo per i produttori di Rosato. L’appeal di questi vini cresce e con esso la propensione delle cantine italiane a fare meglio e bene. Lo dimostra l’alta qualità registrata nelle selezioni baresi del Concorso che ha assegnato a quasi il 70% dei vini ammessi una valutazione minima di 80/100. I vini sono ottimi e il Concorso ha la capacità di essere il luogo in cui l’eccellenza si fa sintesi, ci si confronta e, perché no, si compete e si migliora. Siamo felici che la Puglia possa in tal senso indirizzare e dare buoni consigli al mercato”. Federico Castellucci, già direttore generale O.I.V., ha poi esaminato, con uno sguardo internazionale, il mercato dei vini rosati, decisamente in crescita, nel quale l’Italia sta affermando sempre più la sua quota di export grazie a una qualità e a un rapporto qualità/prezzo ormai riconosciuti in tutto il mondo. «I vini Rosati  – ha specificato Castellucci – rappresentano più del 9% della produzione mondiale di vino. Il principale paese produttore è la  Francia, seguita da Italia, Stati Uniti, Spagna e Germania. La Francia è anche il principale paese consumatore (34% della produzione mondiale) seguita da Stati Uniti,  Germania, Gran Bretagna e Italia, solo quinta (5%) nonostante sia il secondo paese produttore. L’Italia in 10 anni ha aumentato la sua quota di export passando dal 26% al 40%. Secondo uno studio francese il rosato subisce una forte stagionalità: tra primavera ed estate si consuma quasi il 70% del rosato; sempre in Francia, il consumo di Rosato tra il gentil sesso è passato dal 22% al 31%”. Sono poi seguite alcune relazioni di esperti internazionali, come Gilles Masson, direttore del Centro di ricerca e sperimentazione sul vino Rosé dell’Istituto francese della vigna e del vino, che ha raccontato evoluzioni passate, presenti e future del mondo dei Rosati. Masson ha sottolineato che «rare sono le fonti di informazione sui vini rosati; solo dal 2004 è stato possibile dar vita a un osservatorio, grazie ad una collezione di oltre 100 campioni di Rosati – provenienti da 30 Paesi, di cui la Francia è la nazione più rappresentata – messe a disposizione del Centro di ricerca dall’Unione degli enologi di Francia; questa banca dati conferma che il mondo del Rosato è molto vasto e copre un ventaglio di possibilità in termini di gusto, equilibrio e quindi di adattamento al mercato molto importante”. “Il quinto posto italiano nella classifica dei consumi – ha dichiarato nelle conclusioni il senatore Dario Stefàno, ideatore del concorso –  ci conferma che quello del Vino Rosato è un mercato in espansione, tutto da occupare per i nostri produttori”.   

Concorso Rosati d’Italia: i vincitori e il convegno - Ultima modifica: 2014-06-01T09:01:54+02:00 da Redazione

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