Tra la difesa preventiva di peronospora e oidio, le due avversità in grado di compromettere maggiormente la potenzialità produttiva, e l’impostazione di un programma di fertilizzazione che garantisca il raggiungimento di un buon equilibrio vegeto-produttivo senza che si manifestino squilibri nutrizionali e fisiopatie associate, la gestione della vite è senz’altro complessa.
Dalla strategia di difesa dalla peronospora…
La peronospora è in grado di insediarsi su tutti i tessuti erbacei della vite, compreso il grappolo nei suoi primissimi stadi di sviluppo, con gravi ripercussioni sulla capacità di formazione delle bacche e sui risultati produttivi. Ma anche le foglie, indispensabili per sintetizzare i nutrienti, se non adeguatamente protette faticano a sostenere al meglio lo sviluppo della pianta.
Tra le più recenti novità per il controllo della peronospora della vite c’è Daramun, fungicida antiperonosporico ad azione preventiva, a marchio Chimiberg. Il fungicida è a base di cyazofamid (100 g/l), della famiglia dei ciano-imidazoli, che agisce con meccanismo MoA C4 (gruppo FRAC 21, Qil) ovvero inibisce la respirazione mitocondriale. Le sue caratteristiche sono esaltate da un bagnante organo siliconico di ultima generazione, contenuto nel formulato stesso, che abbassa la tensione superficiale massimizzando il contatto tra fungicida e organi vegetali trattati e favorisce l’adesività e la copertura omogenea. Daramun è un formulato in sospensione concentrata, dotato di spiccata affinità per le cere cuticolari, moderata capacità di penetrazione ed elevata resistenza all’azione dilavante della pioggia. I risultati delle prove condotte in campo hanno evidenziato un’elevata efficacia di Daramun nel contenimento della peronospora, sia su foglia sia su grappolo o frutto. Ha dimostrato anche un’ottima flessibilità nel posizionamento - da prefioritura a maturazione - e compatibilità con numerose sostanze attive dotate di meccanismo d’azione complementare.
Strategia Chimiberg per la difesa antiperonosporica su vite da vino
…alla gestione degli interventi di fertilizzazione della vite
Una pianta non deperita, che si trovi quindi in condizioni idriche e nutrizionali ottimali, ha una possibilità in più di reagire agli stress biotici e attivare più rapidamente i meccanismi di autodifesa. Un ruolo fondamentale allora lo giocano anche gli interventi di fertilizzazione. Per gestire in maniera ottimale l’equilibrio fisiologico della pianta e per favorirne lo sviluppo nelle situazioni di stress ambientale (es. scarsa luminosità e basse temperature), occorre intervenire preventivamente impiegando soluzioni che supportino e compensino la normale attività vegeto-produttiva.
Tra i prodotti a marchio Diagro si distinguono gli acceleratori della fotosintesi, concimi addizionati di acido 5-aminolevulinico (ALA), amminoacido precursore della clorofilla, in abbinamento a differenti macro (NPK), meso (Ca, Mg) e microelementi (B, Mo, Fe, Mn): Pentacur, Pentac-5Ala, Pentacalcium, Pentamicron Fe/Mn, Pentac Rice. L’applicazione di ALA determina durante il giorno un’accelerazione fotosintetica della pianta, mentre durante la notte i processi respiratori vengono rallentati con conseguente riduzione dei consumi energetici della pianta. Tutto ciò si traduce in un aumento dell’efficienza di assorbimento radicale dei nutrienti e dell’intera attività fisiologica della coltura trattata con positivi riflessi sulla qualità delle uve (es. grado Brix).
Pentac-5Ala (NPK, B e Mo) risulta particolarmente indicato da pre-fioritura e durante le prime fasi di sviluppo del frutto per favorire i processi di fioritura e allegagione anche in condizioni ambientali sfavorevoli (es. scarsa luminosità, basse temperature, etc).
La presenza di ossidi di calcio e magnesio contenuti nel formulato Pentacalcium, insieme ad ALA, permette invece di prevenire le più comuni fisiopatie da calciocarenza (cracking, marciume apicale, etc) conferendo una maggior resistenza alla sovramaturazione dei frutti e una minor incidenza delle fisiopatie da conservazione grazie all’incremento della sostanza secca.
Il posizionamento di ALA, applicabile per via fogliare o in fertirrigazione
Le linee di difesa e nutrizione integrate