Vitigni resistenti, una sfida internazionale

Vincitore assoluto della seconda rassegna dei Piwi: Feltro Bianco 2021 di Terre di Ger

I vini in gara alla seconda edizione della rassegna sui vini Piwi organizzata da Fondazione Mach
In occasione della premiazione per la seconda edizione della Rassegna nazionale dei vini Piwi la Fondazione Mach mette a confronto le strategie di Francia, Germania e i ritardi dell’Italia nella diffusione dell’innovazione genetica in viticoltura

Vitigni resistenti: la Germania ci punta, la Francia corre e l’Italia cosa fa?

Il seminario scientifico organizzato dalla Fondazione Edmund Mach e supportato dal Consorzio Innovazione Vini del Trentino e dell’Associazione Piwi international in occasione della cerimonia di premiazione dei migliori vini presentati alla seconda edizione della Rassegna nazionale dei vini Piwi organizzata dalla Fem ha offerto l’occasione per un confronto internazionale sull’applicazione di questa innovazione sostenibile.


La rassegna in numeri

  • 82 vini
  • 44 aziende
  • 6 categorie
  • 30 commissari:
  • 5 giornalisti enogastronomici
  • 5 sommelier
  • 5 comunicatori del vino

Un appello alla politica

La tavola rotonda è stata moderata dal dirigente del Centro di Ricerca e innovazione della Fondazione, prof. Mario Pezzotti, che ha lanciato un appello alla politica nazionale perché si dia corso alle scelte che liberino l’innovazione genetica in viticoltura.

Un saluto tutt’altro che formale quello del presidente di Fem Mirco Maria Franco Cattani, che ha sollecitato scelte coerenti affinchè i vini ottenuti dalle varietà resistenti possano essere utilizzate nei vini dop e dopg. Dal canto suo il presidente di Piwi international Alexander Morandel ha evidenziato che quello dei vitigni resistenti «sta diventando un tema di interesse non solo europeo, ma globale».

Il presidente di Civit, il consorzio innovazione in viticoltura, Enrico Giovannini ha ricordato il ruolo del consorzio che è quello di portare in campo le novità e i risultati della ricerca della Fondazione Mach.

Una risposta alle strettoie del Green deal

Ulrich Fichler del Weincampus di Neustadt, (Germania), dopo aver evidenziato che siamo in una fase nella quale l’agricoltura e la viti-frutticoltura sono particolarmente sotto pressione per gli obiettivi di sostenibilità dell’European Green Deal, ha ricordato l’importanza di puntare sui vini Piwi, sia nell’interesse dell’ambiente che dei produttori e non ultimo dei consumatori sempre più sensibili ai temi ambientali.  «Fondamentale è però superare la ritrosia ancora presente per la loro adozione». Ha quindi presentato i risultati delle molte prove eseguite con risultati lusinghieri daI suo Istituto.

Lo Champagne del futuro

Molto atteso l’intervento di Geraldine Uriel, del Comitato interprofessionale del vino dello Champagne, che ha portato la sua testimonianza sulla ricerca condotta nella regione e di come le nuove varietà resistenti siano state integrate nello Champagne. Dove sui 32 mila ettari di vigneti in cui si producono le famose bollicine,  già nel 2014 è stato uno dei primi territori a investire in un ambizioso programma di innovazione con l’obiettivo di selezionare , entro il 2030, varietà che siano durevolmente resistenti all’oidio e alla peronospora  e che preservino la tipicità dei vitigni della Champagne che sono principalmente il Chardonnay e il Pinot Nero. «Siamo aperti anche alle varietà sperimentate all’estero - ha aggiunto - ma devono avere le giuste caratteristiche per rispettare la vocazione del territorio e la tipicità».

Dietro l'angolo i vitigni Tea

Gabriele Di Gaspero, dell’Istituto di Genomica Applicata di Udine, sottolineando le potenzialità delle Tecnologie di evoluzione assistita, ha evocato il ruolo di queste tecnologie futuribili nell’indurre un’accelerazione nell’innovazione genetica per un’agricoltura di precisione. Ha quindi auspicato un veloce cambio della percezione dell’opinione pubblica verso l’innovazione genetica in agricoltura. Unanime la convinzione che sia necessaria una maggiore informazione sulle potenzialità dei vini Piwi e la Fem con questo evento vuole valorizzare l’attività di ricerca e sperimentazione sulle varietà tolleranti.

La premiazione

Per concludere la intesa mattinata, la cerimonia di premiazione dei vincitori del concorso, e l’allestimento di tavoli di assaggio dei vini presentati alla rassegna coinvolgendo anche gli studenti del corso che dopo aver preparato i prodotti alimentari in degustazione li hanno assaggiati per arricchire le loro competenze acquisite in classe.

82 i vini presentati, provenienti da 44 le cantine di tutta l’Italia, sei le tipologie dei vini, a dimostrazione dell’interesse per questi vini ottenuti da viti resistenti alle principali malattie crittogame: oidio e peronospora lungo tutto lo stivale.


Vitigni Piwi e coltivazione in Italia

Piwi è acronimo della parola tedesca Pilzwiderstandsfähig che significa "viti resistenti ai funghi". Con il regolamento pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 6 dicembre 2021, l’Unione Europea ha dato il suo via libera all’inserimento dei vitigni resistenti alle malattie fungine o Piwi nei vini a Denominazione di Origine. Il Registro Nazionale delle Varietà di Vino comprende ad oggi 36 varietà Piwi e la superficie coltivata con queste varietà supera alcune centinaia di ettari. Ad oggi la coltivazione delle varietà risulta autorizzata in Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Abruzzo, Emilia-Romagna e Marche, ed è in via di autorizzazione in altre Regioni.


L’impegno della ricerca Fem

La Fondazione Edmund Mach ha da sempre a cuore la ricerca dell’innovazione come strumento da fornire agli agricoltori per affrontare nuove sfide. Oggi la sfida più grande che l’agricoltura deve affrontare è la necessità di rendere sostenibile le coltivazioni da un punto di vista economico, sociale ed ambientale. A tale sfida la FEM sta rispondendo con diversi strumenti, uno dei quali è il miglioramento genetico delle principali coltivazioni presenti nel Trentino: vite, melo e piccoli frutti. Con questo evento la FEM intende valorizzare anche l'attività di ricerca e sperimentazione sulle varietà tolleranti che ha portato ad iscrivere del Registro nazionale delle varietà di vite quattro nuove selezioni provenienti dall’attività di miglioramento genetico, grazie alla collaborazione del consorzio CIVIT: Termantis, Nermantis, Charvir e Valnosia.

Di recente tramite il progetto VEVIR queste varietà sono risultate ottimali per la coltivazione in Trentino accanto a Solaris, Souvignier gris, Bronner, Palma, Johanniter e Pinot Regina.


I vincitori della 2° Rassegna Nazionale di vini da uve Piwi

Il podio dei bianchi:

Primo Az. Agr. Terre di Ger - Feltro Bianco 2021
Secondo Weingut Plonerhof - Solaris 2021
Terzo Az. Agri. Mussino Federico - Bronner 2021

Diploma di Menzione d’onore:

Az. Agr. Terre di Ger  –  Arconi Bianco 2021
Soc. Agri. Albafiorita – M’Ama 2021
Le Carline – Sauvignon Resiliens 2021
Cantina di La-Vis e Valle di Cembra – Bronner 2021
Az. Vitivinicola Parco del Venda – Cigno Bianco 2021
Az. Agri. Clementi Silvano – Aromatta 2020
Werner Morandell LieseleHof – Julian 2019
Azienda Agricola Gentili – Souvignier Gris 2020
Terre Alte d’Alpago S.s. - Soratesa 2021
Pravis – Naran Solaris 2021

Il podio dei vini frizzanti:

Primo La cantina Pizzolato S.r.l. - Hurrà 2021
Secondo Az. Agr. Sartori Michele - Diadema 2021
Terzo Az. Agri. Pojer e Sandri - Zero Infinito 2021

Diploma di Menzione d’onore:

La cantina Pizzolato - Hoopa 2021

 

Il podio dei Vini Spumanti Metodo Charmat:

Primo Le Carezze  - Iris 2021
Secondo Le Carline  - Resiliens 2021
Terzo Cantina Colli del Soligo – Johanniter 2021

Diploma di Menzione d’onore:

Az. Agr. Terre di Ger  –  Rufini 2021

 

Il podio dei vini Spumanti Metodo Classico:

Primo Pravis - Naran Pravis 2018
Secondo Cantina Sociale di Trento - Santacolomba Brut 2020
Terzo Villa Persani - /càn·di·do/ 2019

 

Il podio dei vini Orange:

Primo LieseleHof  - Julian Orange 2020
Secondo Nove Lune  - Rukh 2020
Terzo Gianni Tessari Soc. Agri. - Rebellis 2020

Diploma di Menzione d’onore:

Az. Agri. Pojer e Sandri - Zero Infinito perpetuo 2021

 

Il podio dei vini Rossi:

Primo Az. Agr. Terre di Ger  - Caliere Rosso 2020
Secondo Le Carezze - Urano 2019
Terzo Il Brolo Società Agricola  - Dama Selvaggia 2021

Diploma di Menzione d’onore:

Az. Agr. Terre di Ger  –  El Masut 2020
Az. Agr. Bondaion – El Losc 2020
Le Carline – Resiliens 2021

 

Vincitore Assoluto (il vino che ha ottenuto il punteggio più alto della Rassegna)

Az. Agr. Terre di Ger  - Feltro Bianco 2021

 

Leggi anche

Vitigni resistenti, via libera all’inserimento nei disciplinari delle doc

Terre di Ger, il valore della gamma

 

Vitigni resistenti, una sfida internazionale - Ultima modifica: 2022-12-12T19:55:54+01:00 da Lorenzo Tosi

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento
Per favore inserisci il tuo nome