Il Consorzio Ampelos, in collaborazione con i vivaisti trentini che, per un’esperienza lunga diversi decenni, sono grandi conoscitori delle caratteristiche del Pinot grigio, sta raccogliendo i frutti di un lavoro di selezione iniziato nel 1999 che ha portato, pur all’interno di una varietà abbastanza omogenea, all’individuazione di alcuni cloni interessanti perché espressivi dei biotipi presenti nella popolazione trentina del vitigno valorizzando quanto di meglio la natura e la saggia attività dell’uomo hanno generato nel corso del tempo. Il primo dei cloni individuati, già disponibile nel mercato vivaistico per i viticoltori italiani, è il clone Ampelos VCP 4: selezionato da Ampelos insieme ai Vivai Cooperativi di Padergnone, il clone è dotato di una produttività interessante associata a vini dotati di un’ottima corposità e struttura, dal sapore morbido e vellutato, con aroma di vegetali, fiori e frutta. Il lavoro di selezione ovviamente non è finito qui ed altri cloni stanno completando il lungo processo che li porterà ad essere ufficialmente riconosciuti con l’iscrizione al Registro Italiano delle Varietà di Vite: fra questi segnaliamo la selezione “SiSo”, individuata dai Vivai Sommadossi, che si distingue per la caratteristica di avere un grappolo evidentemente più spargolo, quindi meno suscettibile ai marciumi, pur conservando una produttività medio elevata. Il Consorzio Ampelos ha soci in diverse regioni italiane ed in ognuna ha, in collaborazione con il vivaismo locale radicato nella tradizione e grande esperto dei vitigni, svolto un intenso lavoro di selezione per cui può presentare oltre 100 cloni di oltre quaranta varietà: informazioni sui cloni disponibili sono disponibili su www.ampelositalia.it oppure presso i vivaisti associati.
Dal Consorzio Ampelos in collaborazione con i vivaisti trentini
Nuovi cloni di Pinot grigio disponibili per i viticoltori italiani
I frutti di un lavoro di selezione iniziato nel 1999