Incremento della qualità e della sostenibilità, abbattimento dei costi: questi gli ingredienti dell'innovazione per il settore vitivinicolo secondo Domenico Zonin, presidente di Unione Italiana Vini, che ha aperto gli interventi del convegno Conoscere per competere sul mercato. L'innovazione come fattore di successo in vitivinicoltura (Programma), svoltosi ieri - 7 Maggio 2014 - presso l'Auditorium SAME DEUTZ-FAHR a Treviglio (BG). Organizzato da SAME, GREGOIRE (marchio distribuito da SAME dal 2011) e SYNGENTA, in collaborazione con l'Unione Italiana Vini e sponsorizzato da BKT e SDF Finance, il convegno ha fatto il punto su un tema estremamente attuale e di forte interesse, anche in considerazione di importanti novità introdotte dalla PAC 2014-2020, approvata alla fine del 2013. L'organizzazione di questo incontro a Treviglio trova inoltre ragione nel fatto che SAME DEUTZ-FAHR, come ha sottolineato l'AD Ludovico Bussolati (nella foto), negli ultimi anni ha decisamente incrementato il suo interesse per il settore viticolo italiano, sia sul fronte della produzione trattoristica sia nel campo della raccolta, con la distribuzione in Italia delle vendemmiatrici a marchio Grégoire. Per SAME è dunque fondamentale, ha enfatizzato Bussolati, il confronto con gli operatori del settore al fine di raccoglierne le richieste e di soddisfarne le esigenze reali, indirizzando al meglio i programmi di Ricerca&Sviluppo dell'azienda e ottimizzando le macchine prodotte in funzione delle richieste della clientela. D'altronde, secondo Domenico Zonin, questo è stesso atteggiamento deve essere adottato nella ricerca viticolo-enologica: l'UIV ha sottoposto a migliaia di aziende vitivinicole italiane un questionario finalizzato a comprendere quali possano essere i filoni di ricerca più interessanti per il settore, ponendosi come tramite tra la base produttiva e il mondo accademico, per far sì che quest'ultimo si orienti a una ricerca applicata dai risultati immediatamente fruibili, che suggeriscano soluzioni a problemi tecnici e tecnologici di vigneto e di cantina. Sul legame tra innovazione e sostenibilità si è invece soffermato Luigi Radaelli, AD di Syngenta Italia, che ha tenuto a sottolineare come l'innovazione serva a far progredire in modo intelligente e sostenibile numerosi comparti produttivi, tra cui l'agricoltura. La sostenibilità vera, ha affermato con forza Radaelli, è un concetto estremamente complesso, che non può in alcun modo essere disgiunto da quello di innovazione tecnologica. E di quante siano le sfaccettature che caratterizzano l'innovazione nel settore vitivinicolo hanno fornito un'idea le relazioni in scaletta. Se Carlo Flamini, direttore del Corriere Vinicolo, ha inquadrato in numeri il settore vitivinicolo italiano e gli stili di consumo emergenti (particolarmente interessanti le puntualizzazioni sull'importanza della crescente quota di stranieri nella composizione delle nuove generazioni), Angelo Frascarelli dell'Università di Perugia, in un'illuminante relazione sulle novità per la filiera vitienologica introdotte dalla PAC 2014-2020, ha illustrato le varie modalità di accesso ai sostegni comunitari, spalmati tra diverse misure in quella che viene chiamata una struttura a lasagna, in virtù della stratificazione delle misure stesse. Eugenio Sartori, direttore dei Vivai Cooperativi Rauscedo, ha posto l'accento sull'importanza di un progressivo ampliamento della piattaforma ampelografica italiana che preveda l'introduzione - nel Catalogo Nazionale e negli elenchi delle varietà autorizzate alla coltivazione - dei vitigni resistenti alle malattie messi nei programmi di reincrocio con vinifera dei vecchi ibridi prodotti in epoca post crisi fillosserica. L'innovazione tecnologica dei trattori specialistici per vigneto e frutteto prodotti da SAME DEUTZ-FAHR è in continuo fermento, come illustrato dal Direttore Commerciale Italia Stefano Tacchinardi. Se attualmente la tecnologia offerta da queste macchine garantisce già elevati livelli di sicurezza e comfort, entro il 2015 verranno introdotte importanti novità, come l'assale anteriore sospeso, l'incremento delle linee di distribuzione idraulica e il miglioramento delle caratteristiche della cabina. Nella direzione di un'innovazione sostenibile va anche il Grape Quality Agreement di Syngenta, pacchetto di prodotti, soluzioni e servizi studiato da Syngenta Italia per il settore vitivinicolo e presentato dall'Head of Specialties Mauro Coatti. Non solo una gamma completa di agrofarmaci che contemplano prodotti di sintesi e prodotti di derivazione naturale, in ottemperanza alle esigenze di difesa integrata, ma anche assistenza tecnica, programmi di difesa tarati sulle diverse esigenze territoriali e importanti servizi, tra cui una sorta di soddisfatto o rimborsato: attraverso l’ausilio di software dedicati vengono messe in relazione le banche dati sulle normative dei vari paesi e sul comportamento residuale degli agrofarmaci. In questo modo Syngenta è in grado di indirizzare i viticoltori verso i mercati che saranno disponibili a seconda del programma scelto. Qualora alla fine del programma il vino non risultasse conforme ai requisiti in materia di residui dei mercati di destinazione, Syngenta provvederà a rimborsare l’intero costo del programma di protezione, incluso il costo degli interventi.
Il convegno svoltosi presso l'Auditorium di Treviglio
L’innovazione è di casa in SAME
E Syngenta presenta il Grape Quality Agreement