Un convegno tenutosi di recente nelle Marche

Le prospettive del biologico, il futuro di un regime agronomico nelle terre che lo adottano da trent’anni

Numerose esperienze di successo condivise durante la tavola rotonda

Ha avuto luogo mercoledì 13 giugno 2018, nella provincia di Pesaro e Urbino, presso la Tenuta Santi Giacomo e Filippo di proprietà della famiglia Bruscoli, a cui fa capo anche IMAB Group, il Convegno dal titolo Prospettive di crescita del biologico.
L’incontro, che ha visto coinvolti i principali interpreti dell’agricoltura biologica marchigiana ha perfettamente centrato l’obiettivo di condividere conoscenze ed esperienze maturate sul campo per gettare le basi della crescita collettiva e della promozione futura del territorio tramite l’imprenditoria agricola di qualità.
Al dibattito hanno partecipato numerosi imprenditori del settore coadiuvati dagli interventi e dalla presenza delle autorità locali, tra cui Maurizio Gambini, Sindaco di Urbino, Sergio Urbinati, Responsabile Agricoltura Biologica PSR Marche, e Andrea Bordoni, Dirigente di Innovazione e Agricoltura a basso impatto che ha espresso la volontà della Regione Marche di incentrare il suo operato su certezza delle norme, autoproduzione ed educazione alimentare.
Moderatore dell’evento è stato Lorenzo Tersi, fondatore di L&T Wine&Food Advisory ed esperto comunicatore mentre a rappresentare il mondo accademico è stato Valerio Temperini, professore dell’Università Politecnica delle Marche.
Il biologico, metodo di produzione nel quale vengono favorite pratiche sostenibili di gestione del territorio al fine di un miglioramento dei raccolti agricoli e una diversa gestione delle problematicità, è un tema di grande attualità che catalizza l’interesse di sempre più famiglie e imprenditori e che nella Regione Marche viene utilizzato da decine d’anni.
Durante la tavola rotonda molti imprenditori che abbracciano questo sistema agronomico hanno condiviso le loro esperienze di successo. Tra questi Renzo Piraccini, fondatore del celebre marchio Almaverde Bio, che considera il biologico un segmento la cui diffusione necessita di specifici canoni e modalità di comunicazione necessari per una sua corretta comprensione, Bruno Garbini, ideatore del progetto ARCA, che vede nelle Marche la culla del biologico e il luogo naturale per una rinascita di ulteriore qualità che leghi uomo-ambiente-agricoltura-salute, e Ugo Pazzi, Presidente di Slow Food Marche, che in un brillante intervento ha sottolineato come il cibo debba essere il soggetto stesso della promozione di un’area, non una merce, ma il veicolo per far emergere le relazioni e le persone di cui si compone.
Marianna Bruscoli, titolare della Tenuta Santi Giacomo e Filippo che ha ospitato il convegno e che produce vini biologici di grande pregio, ha così accolto i numerosi partecipanti: “Io credo sia arrivato il momento di un serio confronto tra tutti i soggetti coinvolti nelle filiere agricole e agroalimentari, perché il treno della promozione territoriale tramite le produzioni di qualità è già in viaggio e noi rischiamo di rincorrerlo in eterno. È tempo di darsi la mano e salire in carrozza, per andare lontano. È tempo che il nostro territorio riceva le gratificazioni che merita, che noi tutti meritiamo. È tempo di crescere insieme”.
L’evento è stato organizzato con l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Marche e con il sostegno del Comune di Urbino, Credit Agricole, Syngenta, Slow Food Marche, Repower e New Holland Agriculture.

Le prospettive del biologico, il futuro di un regime agronomico nelle terre che lo adottano da trent’anni - Ultima modifica: 2018-06-16T17:00:47+02:00 da Redazione

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