Già lo scorso 5 luglio 2013 sul sito di Coldiretti Padova si leggeva: "Emergenza cinghiali sui Colli Euganei, un fenomeno che ormai è sfuggito di mano e che sta mettendo in ginocchio centinaia di imprese agricole. Vigneti e uliveti, ma anche campi di mais, ortaggi e frutteti: non c’è coltivazione che si salvi dalla razzia incontrollata e sistematica di questi animali, un vero e proprio flagello che sta causando danni ingenti alle imprese e compromettendo anche quest’anno la stagione. L’allarme del mondo agricolo è stato al centro dell’incontro di stamattina in Prefettura con i rappresentanti di Coldiretti Padova e delle altre organizzazioni agricole. Il Prefetto Ennio Mario Sodano ha ascoltato con attenzione gli interventi di Ettore Menozzi Piacentini e Walter Luchetta per Coldiretti Padova che si sono fatti portavoce del grave disagio degli imprenditori alle prese con un’emergenza finora rimasta senza una soluzione apprezzabile. Le contromisure adottate in questi anni, hanno osservato i rappresentanti di Coldiretti e delle altre organizzazioni agricole padovane, si sono dimostrate del tutto insufficienti ad arginare un fenomeno che cresce di anno in anno. Ormai i cinghiali scendono regolarmente dalle colline per razziare ogni genere di coltivazioni, causando danni irreparabili, sia alle produzioni che di tipo strutturale e idrogeologico, di fronte ai quali, tra l’altro, gli agricoltori hanno scarse possibilità di accedere ad indennizzi o parziali rimborsi. Al termine dell’incontro gli esponenti di Coldiretti Padova hanno espresso soddisfazione per la forte sensibilità dimostrata dal Prefetto che si è impegnato a valutare con gli organi preposti le iniziative da adottare e ad individuare concrete soluzioni per dare una risposta ad un problema avvertito dagli imprenditori agricoli come una vera e propria calamità. Coldiretti Padova, ringraziando il Prefetto per l’attenzione dimostrata, ribadisce la piena disponibilità a collaborare per il bene dell’agricoltura padovana e di un territorio naturale da preservare". Il 9 agosto 2013 Il Corriere Veneto, riprendendo una nota Ansa, afferma: "Vendemmia in anticipo di due-tre settimane sui Colli Euganei: merito dei cinghiali che da giorni stanno divorando quintali di uva destinata alla produzione dei vini di qualità. Lo denuncia la Coldiretti di Padova, secondo cui particolarmente gradita è la varietà moscato giallo, fiore all'occhiello della produzione vinicola locale, dalla quale si ottiene il moscato Fior d'Arancio Docg. Di notte e alle prime luci dell'alba i cinghiali, assetati in questi giorni di gran caldo, invadono i vigneti e li spogliano dei grappoli ormai maturi. Con il caldo faticano a trovare acqua a sufficienza, quindi si fanno delle grandi scorpacciate d'uva, particolarmente gradita perché zuccherina". I danni, si legge, sarebbero davvero molto ingenti perché i cinghiali non si limitano ad asportare i grappoli nella parte bassa delle piante ma, facendo leva sulle zampe posteriori e aggrappandosi ai fili di sostegno e ai pali dei vigneti, raggiungono anche la fascia produttiva superiore. Coldiretti Padova ha chiesto l'applicazione di un piano di abbattimento, sostenendo come sia evidente che non esistono soluzioni alternative. E, ci chiediamo noi... gli animalisti?
Quando a fare danni tra i filari sono i mammiferi
Emergenza cinghiali per i vigneti padovani
Coldiretti Padova chiede l'abbattimento