"Continua in Italia, lenta ma inarrestabile, la crescita delle superfici vitate coltivate con il metodo dell'agricoltura biologica. Nel 2012, in base ai dati Sinab, hanno raggiunto 57.347 ettari, segnando un +9% rispetto al 2011. Sud e isole, che assommano quasi 34.900 ettari, finiscono per rappresentare il 61% dei vigneti bio italiani. In particolare, la Sicilia, con 16.100 ettari, incide per una quota del 28% e la Puglia, con quasi 10.200, per il 18%. In terza posizione, invece, figura una regione del Centro-Nord, la Toscana, con i suoi 5.900 ettari e una quota del 10%". Così Franca Ciccarelli in un articolo pubblicato su PianetaPSR.it il 25 Ottobre 2013, che sottolinea anche che "Un deciso impulso alla coltivazione dell'uva da vino bio, nell'ultimo anno, è venuto dalla nascita di una nuova categoria di prodotto certificato, quella del "vino biologico". Definendo i prodotti enologici e i processi autorizzati nella vinificazione, il regolamento (CE) n. 203 del marzo 2012 ha infatti concesso di estendere la certificazione dalla materia prima (uva da vino) al prodotto trasformato, permettendo anche a quest'ultimo di fregiarsi del caratteristico logo". "Ma di fatto quanto vino bio si produce oggi in Italia, ovvero quanto vino riesce a fregiarsi della foglia su sfondo verde?", si domanda ancora l'autrice dell'articolo, che così si risponde: "Impossibile dirlo perché, come per i tutti i prodotti trasformati, non esiste un sistema di raccolta dei dati. In ogni caso il fenomeno è ancora agli inizi. La dizione di "vino biologico", infatti, è applicabile dalla vendemmia 2012 e dunque, presumibilmente, per i vini commercializzati a partire dal 2013 (anche se in deroga possono fregiarsi di questa denominazione e del logo corrispondente i vini prodotti negli anni precedenti purché già sotto controllo degli enti certificatori e comunque rispondenti ai requisiti del nuovo regolamento)". Leggi qui l'articolo completo
I dati pubblicati da Sinab
Cresce il vigneto bio in Italia
Nel 2012 ha raggiunto 57.347 ettari, segnando un +9% rispetto al 2011