Renovo, il progetto di agricoltura sociale delle Marche

Prima regione in Italia ad aver normato l’agricoltura sociale fra le attività comprese nel concetto di multifunzionalità nel 2011, le Marche hanno presentato le prime otto bottiglie di vino ottenute da un ettaro di vigneto dell’istituto penitenziario a Montacuto (Ancona) e che ha coinvolto i detenuti nella fase produttiva. Presenti, fra gli altri, l’assessore all’Agricoltura delle Marche, Andrea Maria Antonini, il presidente di Amap (Agenzia per l’innovazione nel settore agroalimentare e della pesca) Marco Rotoni, e Silvio Di Gregorio, provveditore dell’amministrazione penitenziaria dell’Emilia-Romagna e Marche.

Grande emozione per un Rosso Conero ottenuto da uve Montepulciano che porta il nome “Renovo”, e la cui etichetta in stile “futurista deperiano” è stata scelta per concorso e realizzata da Alice Mazzocchi dell’Accademia di Belle Arti di Macerata.

«Presentiamo in una manifestazione di respiro internazionale come Vinitaly le prime otto bottiglie che potremmo definire sperimentali e si inseriscono in un segmento dell’agricoltura sociale specifico per persone che hanno a vari livelli delle fragilità, ma che grazie a queste attività riescono a trovare un modo di riscattarsi», dichiara l’assessore all’Agricoltura delle Marche, Andrea Maria Antonini.

Il percorso lavorativo, di formazione e reinserimento è stato reso possibile grazie al sostegno del ministero di Giustizia, dell’amministrazione penitenziaria di Marche ed Emilia-Romagna, di Regione Marche, di Amap, di Coldiretti Ancona e dei volontari che operano in un contesto centrale per il recupero delle persone svantaggiate.

Manuela Ceresani, direttore degli Istituti penitenziari di Ancona, spiega «la Fattoria Barcaglione – progetto sostenuto dalla Regione Marche – punta al pieno recupero di tutti i soggetti coinvolti con la volontà di fare micro-impresa e non con la logica dell’assistenza».

Renovo, il progetto di agricoltura sociale delle Marche - Ultima modifica: 2025-04-08T17:03:00+02:00 da Paola Pagani

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