Ogni giorno, si sa, c’è qualcosa da festeggiare. La ricorrenza del 27 ottobre era però quella più azzeccata per celebrare in maniera adeguata.
Lo #ChampagneDay è nato nel 2009 per iniziativa del blogger ed esperto di vino californiano Chris Oggenfus. In questi 14 anni sempre più Champagne lovers hanno dato significato a questa ricorrenza con sempre nuove iniziative.
Seimila brindisi a Modena
Io l'ho celebrata nel ricordo dell’ultima edizione di #ChampagneExperience, la manifestazione che si è svolta a Modena il 15 e 16 ottobre scorsi, riconfermandosi il più importante punto di riferimento europeo per tutti gli operatori del settore Horeca e del dettaglio specializzato, oltre che per gli amanti e i cultori del vino più famoso del mondo.
Organizzata da Società Excellence, composta da 21 importatori e distributori italiani di vini e distillati d’eccellenza, la sesta edizione dell’evento ha registrato la presenza di:
- 176 aziende, tra grandi Maison e piccoli vigneron (35 in più rispetto al 2022);
- più di 900 vini in degustazione;
- oltre 6.000 accessi;
- con un 78% di visitatori professionali sul totale.
Identità territoriale
Relativamente alla disposizione degli stand, mantenere separati i diversi territori della regione vinicola rimane forse la decisione strategica della kermesse, una scelta che consente ai visitatori di cogliere la reale identità e l’essenza di ogni singola area di coltivazione.
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Particolarmente ricco di appuntamenti, quest’anno, anche il programma delle master class, andate esaurite diversi giorni prima dell’inizio della manifestazione.
Una passione, quella per le bollicine d’Oltralpe, che non accenna a rallentare in Italia, uno dei mercati di riferimento a livello mondiale per il consumo di Champagne e per le cosiddette cuvée de prestige.